In attesa di scoprire come andrà a finire la trattativa con Thohir, è il caso di fare un po’ di chiarezza su come Massimo Moratti stia vivendo questo intenso periodo.
Iniziamo col dire che  per il “Leader Massimo”, e la sua famiglia, non si registrano dividendi per il quarto anno consecutivo.
La “Angelo Moratti Sapa” ha infatti chiuso in pareggio il bilancio d’esercizio 2012 e quindi, niente cedole.
Una “stretta” comunque relativa, perché attraverso la cessione ai russi della Rosneft di una quota significativa del pacchetto azionario, l’intera famiglia Moratti ha avuto il modo di rifarsi.
In estrema sintesi, considerando gli utili precedenti e il nuovo accordo con i russi, i Moratti hanno introitato negli ultimi sette anni, qualcosa come 2,12 miliardi di euro.
Ecco perché il Moratti imprenditore, a differenza di come lo stanno dipingendo in tanti e nonostante il pesante bilancio nerazzurro, non ha nessuna fretta di disfarsi dell’Inter, ossia di mettersi in una condizione svantaggiosa nei dialoghi con il magnate tailandese.
Il Moratti tifoso invece vorrebbe che l’orizzonte diventasse, nel più breve tempo possibile, sgombro da tutti quei nuvoloni che rendono incerto il futuro.
Le due anime Morattiane viaggiano su binari paralleli ma è evidente che la famiglia simbolo della nostra storia, debba fare i conti con un’analisi che analizzi nel dettaglio tutti i fattori.

E noi “semplici” tifosi della Beneamata, come viviamo questo momento così intenso? Gente come noi, poco incline al pensiero unico, non può fare a meno di contarsi e di registrare un’evidente divisione: da una parte c’è chi auspica un passaggio di consegne, dall’altra chi non osa neanche immaginare che alla nostra guida non ci sia più un Moratti.
Comunque la pensiate, sono convinto che un punto di convergenza metta però tutti d’accordo. Massimo Moratti dovrà fare i conti anche con la variabile della visione strettamente imprenditoriale ma, l’aspetto della passione giocherà un ruolo cardine. E allora, cari amici, diamo tempo al tempo con la consapevolezza che chi per noi (e per il nostro futuro) dovrà decidere, è persona che agirà per il nostro bene. Peccherò forse di troppa ingenuità ma, conoscendo il modus operandi del Presidentissimo, sono convinto che le mie speranze siano più che fondate.
Del resto il nostro calciomercato non è fermo al palo e alcuni acquisti importanti sono stati effettuati. Si è deciso di cambiare la guida tecnica e i primi arrivi, indipendentemente dai diversi punti di vista sul reale valore dei calciatori, hanno rappresentato un primo esborso significativo. Siamo ancora distanti dall’avere un progetto ben definito ma, gli acquisti di Icardi e di Belfodil e le trattative in corso per Nainggolan e Dragovic sono ottimi segnali.

Un’altra buona notizia, che va nella stessa direzione di quanto scritto finora, è arrivata dall’ufficializzazione dell’accordo con la Deutsche Bank, divenuta qualche giorno fa top sponsor. Un deciso attestato di fiducia nei confronti dell’Inter, da parte di una società tanto storica quanto importante nel panorama della finanza mondiale (basti pensare che l’istituto tedesco, presente in Italia dal lontano 1977, ha globalmente 100 mila dipendenti in 70 paesi).
Certo, considerando sia l’annata senza coppe e qualche problema di troppo con la spalmatura di vecchi contratti in essere, sarebbe il caso di credere un po’ di più sui nostri giovani. In più, alcuni obbiettivi sfumati hanno fatto storcere il naso a molti (Paulinho su tutti). Però, torno a ripetere, tutto sommato viste sia le premesse di fine campionato che i dati dell’ultimo bilancio depositato, possiamo ritenerci moderatamente soddisfatti di questo inizio. Ho scritto inizio…

PS: E’ incredibile come la prostituzione intellettuale continui imperterrita senza alcun freno. Ma come si fa a sostenere che Mazzarri stia rischiando di essere esonerato per via di un (ipotetico) scarso feeling con Thohir? Premesso che l’indonesiano non ha ancora alcuna voce in capitolo, vi chiedo: vi sembra normale che un socio potenzialmente di minoranza, possa imputarsi in modo così assurdo prima ancora di insediarsi nel cda? Mah, incredibile!
Purtroppo siamo alle solite. Come scritto in tante occasioni, prima di un centravanti o di un difensore, la nostra cara Inter avrebbe bisogno di persone capaci di difendere pubblicamente i nostri colori. Homo faber sua fortuna est..

BoA

Sezione: Editoriale / Data: Lun 08 luglio 2013 alle 00:01
Autore: Andrea Bosio
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