Il Napoli ha capito di poter ambire a vincere il quarto scudetto della sua storia in due momenti specifici della stagione, situazioni in cui la consapevolezza del gruppo nei propri mezzi è aumentata vertiginosamente. Lo ha raccontato Romelu Lukaku, a VTM NIEUWS, ripercorrendo le varie tappe che hanno portato al tricolore: "Se ho realizzato che abbiamo vinto? Sapevo che saremmo diventati campioni - ha spiegato Big Rom -. A un certo punto abbiamo pareggiato con l'Inter, ma l'abbiamo dominata (si riferisce all'1-1 del 1° marzo). Secondo tutti gli esperti, l'Inter era la squadra migliore in quel momento, ma noi eravamo semplicemente più forti. C'era molta fiducia nel gruppo. Ma solo quando Conte ha detto, a cinque giornate dalla fine: 'Ragazzi, ora ci siamo, puntiamo a quel titolo', quella è stata la conferma di cui avevamo bisogno. Anche dopo è stata una montagna russa di emozioni. Avremmo dovuto assicurarci il titolo molto prima". 

A proposito delle critiche ricevute in carriera, il belga ha aggiunto: "E' semplicemente la storia della mia vita. Fin da piccolo, anche quando sono passato dal Wintam al Lierse, la gente mi guardava in modo strano. Lo stesso quando sono passato all'Anderlecht. Dopo quel periodo difficile al Chelsea (nell'estate del 2023, ndr) tutti pensavano che fosse finita per me perché ero finito nella squadra B, ma quella è stata una loro scelta. Volevo davvero tornare in squadra A dopo quel prestito all'Inter. Sono rimasto in silenzio perché non volevo che in seguito potessero incolparmi di qualcosa che avrebbe bloccato un trasferimento. Ho dovuto anche giocare a scacchi mentalmente, ma ho sempre mantenuto la mia pace interiore. Chi mi conosce sa che sono un vero professionista". 

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Sezione: Focus / Data: Lun 23 giugno 2025 alle 19:30
Autore: Mattia Zangari
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