Il Mondiale per club – in generale – non mi sta particolarmente entusiasmando. Magari sbaglierò, ma ho la sensazione che sia una vera e propria scocciatura per molti. Sappiamo tutti che disputare questo torneo porta grandissimi benefici economici. E che il motivo numero uno della partecipazione dei top club internazionali è proprio di natura pecuniaria. Però a uno come me, a cui secca perdere anche a scopone scientifico con gli amici, viene naturale pensare che l’Inter, così come il Real Madrid, la Juventus, il Psg e così via deve comunque provare a competere sino alla fine per vincere. Se poi gli altri saranno più bravi, pazienza. Anche perché arrivare in fondo, ma anche solo passare il girone di qualificazione può tecnicamente regalarti un nuovo tesserato per il prossimo calciomercato.

Sicuramente non vedremo l’Inter di Chivu, per quella ci vorranno mesi. È impossibile incidere nella totalità della squadra in così pochi giorni di lavoro. Vale per il nuovo mister nerazzurro, come per tutti. Il che però non significa che non possano esserci delle idee nuove nell’undici interista. Secondo me Chivu, schierando tutta la vecchia guarda, tranne gli infortunati e chi sostanzialmente non era in forma, ha mostrato grande intelligenza. Ma pure rispetto. Per il lavoro di Inzaghi, per il suo. E per i suoi ragazzi. Non si entra a cannone in un contesto comunque funzionante (perché l’Inter, nonostante sembra passata una vita e non abbia vinto nulla nella stagione in corso, era sicuramente un undici su cui fare affidamento). Il precedente di Benitez, che entrò nello spogliatoio del Triplete volendo cambiare tutto, ebbe l’effetto contrario.

Quindi da questo punto di vista, formazione alla mano, un punto in più per l’attuale e nuovo condottiero dei vice campioni d’Italia e d’Europa. Ci sarà tempo e modo per mostrare davvero la propria impronta su team. Capitolo calciomercato. Si vince con i campioni. Puntare su chi si deve ancora affermare – non c’entra abbia 16 o 41 anni – è un rischio. Puoi pescare il jolly, come sbagliare totalmente una sessione. Non si deve dimenticare che il fine ultimo di Oaktree è quello di guadagnare dall’Inter. Motivo per cui i tifosi possono pure sbraitare fin che vogliono, ma, come dice Marotta, “i tempi del mecenatismo sono finiti”.

Attenzione però: affinché l’Inter sia appetibile e per l’appunto continui a guadagnare, sono fondamentali i risultati sportivi. Se non arrivi entro le prime 4 rischia di essere un disastro, sia per la disaffezione dei tuoi sostenitori, che per il conto in banca. Quindi prima di cedere i pezzi pregiati della tua rosa ci devi pensare non una, non due, ma mille e più volte. Questo sia chiarissimo, perché un’eventuale nuova Banter Era significherebbe addi ai sogni di gloria di tutti gli interisti. E sognare di arrivare lontano, in Italia e in Europa, è sostanzialmente il segreto del bilancio tornato in attivo dei nerazzurri. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 20 giugno 2025 alle 00:00
Autore: Simone Togna
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