1-0 e tutti a casa. Non è un coro tipicamente da sfottò, ma la corretta conclusione del ritiro di Pinzolo, prima parte di questa preparazione pre season 2014, dopo la vittoria di misura contro il Prato nel pomeriggio. Gli uomini di Walter Mazzarri, infatti, torneranno a Milano per poi partire alla volta di Washington per prendere parte alla prestigiosa Guinness International Champions Cup affrontando squadre dal calibro di Real Madrid, Manchester United e la nuova Roma di Rudi Garcia. Ma cosa porta in 'dote' questo ritiro in Val Rendena? FcInterNews ha stilato una sorta di resoconto di questo tanto importante quanto appassionante percorso tra le alture del Trentino.

ASSETTO TATTICO - Lo aveva detto in passato, ha mantenuto la promessa, per la gioia - anche - di Erick Thohir. Work in progress sull'assetto con quattro difensori, con un Walter Mazzarri che in questa stagione potrà approfondire, far assimilare sempre di più ai propri uomini il modulo tanto reclamato da tifosi e opinione pubblica. Pinzolo, quindi, ha detto che questa Inter sarà più completa e duttile. Diciamo camaleontica.

NUOVI ACQUISTI - Acciacco, ritardo fisico (come ovvio che sia) e gradita sorpresa. Può essere riassunto in questi termini l'impatto di Nemanja Vidic, Yann M'Vila e Dodô, i tre volti nuovi che hanno preso a parte al ritiro. L'ex capitano del Manchester United è stato limitato da qualche leggero, ma fastidioso, problema che in più di un'occasione lo ha costretto ad allenarsi a parte. Esperienza, forza fisica e personalità sono comunque dalla sua parte e per Mazzarri è e sarà un 'usato sicuro di lusso', con entrambi i moduli sperimentati. Il francese, invece, è apparso (naturalmente) in ritardo a livello di condizione, ma la gara di questo pomeriggio ha dato risposte positive. Forma e fame di tornare quello di un tempo saranno la giusta ricetta che permetterà a WM di avere un grande e - questo l'augurio - ritrovato giocatore. Il brasiliano, infine, ha stupito e ha conquistato tutti: pubblico e staff tecnico. Personalità, forse, prima sconosciuta che il tifo di Pinzolo ha mostrato di apprezzare, tecnica sopraffina e voglia di dimostrare che l'out di sinistra può avere un padrone da... joga bonito. . I nuovi, quindi, non solo hanno rispettato le attese, ma le hanno anche superate. Promossi e avanti con fiducia.

WALTER MAZZARRI - Andando a memoria, si riscontra una certa difficoltà nel trovare un WM così sorridente, rilassato e disteso come in questi giorni in Val Rendena. Il feeling con il popolo nerazzurro è clamorosamente aumentato e i fischi, le bocciature e le continue critiche dello scorso anno sembrano ormai archivio. Ovviamente questa annata sarà fondamentale anche, anzi, soprattutto per lui ma la serenità che traspare dalle sue parole, dal modo di approcciarsi con il pubblico e dalla disponibilità nei loro confronti sono un grande primo passo di un cammino che, quest'anno, si annuncia decisivo. La difesa a quattro ha accontentato anche i 'tattici' che gli rimproveravano di chiudersi dietro al 3-5-2 collaudato e specialità di casa e, se dovesse realmente riuscire nell'intento di far assimilare ai nerazzurri il nuovo modulo, una piccola promozione sarà comunque garantita. In campo e fuori, quindi, a Pinzolo Mazzarri è stato vincente. Approccio.

ATTESE E CONFERME - Rinnovo lontano, rumors in crescendo. Il viaggio Milano-Pinzolo di Andrea Ranocchia è stato un continuo ronzio delle voci che lo volevano sempre più lontano dall'Inter in direzione Torino. Pinzolo ha detto altro, l'opposto. Personalità in crescita, parole da capitano e fascia acquisita, scelto direttamente da Mazzarri come nuovo leader del gruppo. Il rinnovo è questione di ore, ma le prime impressioni dicono che il numero 23 è riuscito a calarsi bene nella parte. Capitan gentiluomo. La conferma, invece, porta direttamente a destra, anzi, nel centro-destra. Jonathan ha stupito tutti, in campo fuori. Ancora una volta. Idolo incontrastato del popolo nerazzurro e un rendimento che ha portato Mazzarri ha schierarlo anche come interno destro nel centrocampo a cinque. Risultato: tanta sostanza e impatto super e una novità chiamata 'duttilità'. Nessun aggettivo fu più azzeccato. Divino. Conclusione che non può non essere dedicata a lui. A Pinzolo da pochissimi giorni, ha subito sbalordito nella prima gara 'vera' della stagione con giocate da top player e azioni da copertina. Non serve aggiungere altro, se non che l'Inter e Mazzarri ripartiranno soprattutto da lui. Mateo Kovacic, per la consacrazione.

Sezione: Diario da Brunico / Data: Dom 20 luglio 2014 alle 21:20
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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