Intervistato da ESPN, Zé Elias ha riportato l'orologio della storia del calcio italiano al 26 aprile 1998, giorno del famigerato Juve-Inter con la discussa (eufemismo) direzione di gara di Piero Ceccarini: "Sapevamo che se qualcuno avesse vinto quella partita, difficilmente avrebbe perso il titolo in seguito - le parole dell'ex nerazzurro -. L'ambiente all'Inter era il migliore possibile, perché si stava lottando per lo Scudetto e anche per la Coppa Uefa, che poi avremmo vinto. Il gruppo aveva diversi ragazzi esperti, il nostro desiderio era quello di battere la Juventus in casa sua, per diventare campioni. Quando si fa bene, l'ambiente si carica da solo".

Quel giorno, Zé Elias partì dalla panchina ed entrò nel secondo tempo, per poi farsi buttare fuori: "Inizialmente ero tra le riserve, sono entrato nella ripresa, ma sono stato espulso. Sono andato a giocare una palla alta con Deschamps, mi è saltato dietro e, quando ero in aria, ha usato l'esperienza... Ha detto che ho lasciato il gomito e si è buttato a terra. Era una bugia, non l'ho fatto. L'arbitro ci è cascato e mi ha buttato fuori".

Quello, però, non fu l'errore più clamoroso del direttore di gara: "La partita è stata molto combattuta, è stata una partita molto fisica. Non era un classico, ma è stata di buon livello. La Juve aveva Davids, Zidane, Del Piero, erano molto forti. Purtroppo l'arbitro ha fatto saltare in aria tutto, su Ronaldo c'era un rigore chiaro. E la cosa peggiore di tutto questo è che Ceccarini, dopo anni, non ha mai ammesso di aver sbagliato. Questa è la cosa peggiore. Se fosse rimasto zitto, non credo che ci saremmo arrabbiati tanto. Eravamo molto nervosi in quel momento, molto scontenti. Iuliano è arrivato molto tardi nel contrasto ed è andato addosso a Ronie. Sulla prosecuzione dell'azione,  poi ha fischiato un rigore contro Taribo West per un fallo molto simile. Ecco perché tutti siamo andati a protestare. Dopo il rigore sbagliato (da Del Piero ndr), la nostra squadra ha perso l'equilibrio... Ci è rimasto in mente l'aiuto per la Juve".

Quella non fu l'unica circostanza in cui la Vecchia Signora ebbe un arbitraggio compiacente in quell'annata: "Non era nemmeno il primo episodio, ed eravamo già condizionati da questo tipo di situazione, perché per tutta la stagione si è parlato molto dei regali con Udinese ed Empoli. Col Var, sarebbero arrivati ​​al derby con meno punti di noi, e di sicuro tutto sarebbe diverso".

Il post-partita è stato particolare, ricorda il brasiliano: "Nello spogliatoio erano tutti sconvolti, avviliti, si lamentavano e imprecavano. Quello che mi ha colpito di più è stata l'intervista che ha rilasciato Massimo Moratti, dicendo che non era una brutta cosa arbitrale, era un 'problema di maglia', il che implicava che Ceccarini fosse un tifoso della Juventus. Moratti ha detto tutto quello che noi giocatori stavamo pensando", ha sottolineato.

Non ci sono mai state prove di interferenza arbitrale da parte della Juve in quella partita, anche se anni dopo scoppiò lo scandalo Calciopoli riferito al 2004-05, 2005-06: "E' stata una vergogna per la Juventus e il suo dirigente Luciano Moggi - dice Zé Elias -. Questa stagione (1997/98 ndr) è stata segnata in Italia da numerosi errori arbitrali, e i tifosi dell'Inter continuano a dire che il titolo è stato rubato. Questo sospetto è rimasto nell'aria fino ad oggi. Il contraccolpo in Italia è stato terribile, perché tutti hanno visto che era un rigore netto e che l'arbitro aveva sbagliato. Non è stato una cosa isolata, al contrario. E questo ha peggiorato le cose. Dopo questa partita, eravamo scoraggiati. C'era già una storia (di aiuti alla Juventus ndr) e questo ha condizionato una reazione negativa da parte di tutti all'Inter".
Sezione: Copertina / Data: Ven 22 ottobre 2021 alle 14:23
Autore: Mattia Zangari
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