Mai domo, mai rilassato durante queste due stagioni da tecnico nerazzurro, Antonio Conte può finalmente assaporare il frutto di tanto lavoro da quando siede sulla panchina dell'Inter. A qualche ora dal definitivo coronamento del sogno, o del raggiungimento dello straordinario obiettivo - come tante volte da lui stesso definito - l'allenatore leccese si è presentato in collegamento video con InterTV per rilasciare nuove dichiarazioni da Campione d'Italia con la Beneamata.

Si è finalmente rilassato?
"Adesso siamo sicuramente più sereni, sicuramente siamo felici perché è stato raggiunto un traguardo bellissimo ed è inevitabile che il ringraziamento va a tutti i calciatori e a tutti quelli che hanno lavorato con noi e fatto sì che questo diventasse possibile. Dopo tanti anni di attesa abbiamo vinto uno scudetto, con quattro giornate di anticipo, significa che è strameritato. Ce lo siamo meritati, non ci sono altre parole e aggettivi per descrivere la grandezza di ciò che abbiamo fatto".

C’è stato un momento particolare in cui ha avuto la sensazione di essere vicini al traguardo?
"Diciamo che durante l’anno abbiamo vissuto tanti momenti, forse siamo stati bravi a gestire l’eliminazione dalla Champions perché ci sono state tante critiche su tutti, me per primo chiaramente perché io sono il responsabile ma anche per i ragazzi. Quello è stato un momento in cui ci siamo compattati ancora di più. Un momento particolare è stato a Cagliari, con il gol di D’Ambrosio, perdevamo una partita che potevamo vincere in maniera larga e invece stavamo perdendo e non riuscivamo a superarli. Poi c’è stato Danilo che ha fatto un gol che ha cambiato la nostra stagione, poi abbiamo trovato continuità di risultati e abbiamo fatto una crescita importante sotto tutti i punti di vista e abbiamo cominciato questa cavalcata che ci ha portato a trionfare con quattro giornate di anticipo".

Che vuol dire essere diventato parte della storia dell'Inter?
“Grande motivo di soddisfazione e d’orgoglio. Iniziare questa avventura con l’Inter non è stato facile per tanti motivi. Potevo fare scelte più comode ma a me piace fare scelte che mi danno adrenalina per cercare di fare qualcosa di straordinario. Questi due anni all’Inter lo sono stati, sono stati molto intensi. Ricordiamo quest’anno perché abbiamo vinto lo scudetto però non scordo l’anno scorso che credo sia stato importante per noi, con la finale di Europa League, secondi in campionato, semifinale di Coppa Italia, siamo stati protagonisti anche l’anno scorso. Quest’anno siamo riusciti a crescere ed aumentare il nostro bagaglio di conoscenza personale, non solo calcistico ma anche di mentalità che ha portato ad un risultato che ci vede gioire e riportare a Milano lo scudetto dopo tanto tempo”.

Se ripensa a queste stagioni c’è un momento particolarmente impresso?
“Ce ne sono tanti perché comunque io vivo sempre in maniera molto intensa le mie esperienze con i club e nel momento in cui decido di sposare una causa lo faccio in tutto e per tutto. Ci sono stati tanti momenti emozionanti, non solo quest’anno ma anche l’anno scorso, soprattutto nella parte finale in cui abbiamo fatto bene in campionato e siamo stati protagonisti in Europa. Ricordo con emozione forte anche le difficoltà avute quest’anno perché servono a crescere e diventare più consapevoli dei propri mezzi. Quest’anno credo sia servito molto a me e ai ragazzi. Siamo diventati uomini e abbiamo fatto qualcosa di bello per noi e per i tifosi coronando questo sogno”.

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Sezione: Copertina / Data: Dom 02 maggio 2021 alle 23:06
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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