In un momento di pausa del campionato, l'Inter offre ai tifosi nerazzurri, via Twitter, la possibilità di porre domande a Danilo D'Ambrosio, esterno arrivato lo scorso gennaio e protagonista in questa stagione di due gol decisivi in Europa League. Di seguito la diretta testuale delle parole dell'ex Torino, ospite negli studi di Inter Channel:
Possiamo dire che rappresenti la Caivano che ce l'ha fatta?
"Essere riconosciuto così per il proprio paese è motivo d'orgoglio, sono contento di questa stima nei miei confronti".
Se non fossi stato calciatore che avresti fatto?
"Mai pensato a un altro mestiere, da piccolo ho iniziato a giocare e la mia passione è diventata il mio lavoro. Altrimenti avrei continuato a studiare, soprattutto in campo matematico. All'inizio ero centrocampista, poi attaccante e alla fine sono diventato difensore".
Chi è il tuo idolo da bambino?
"Essendo di Napoli, Maradona".
Cosa ti piace di Milano e cosa ti manca di Napoli?
"D'inverno a Napoli c'è un po' più di sole, ma a parte questo a Milano mi trovo bene, mi sono ambientato in fretta. C'è anche più sole di quanto mi aspettassi. Torino più grigia? Direi di no".
Anni fa pensavi che saresti andato all'Inter? Sogni la Nazionale?
"Ho sempre sperato di giocare in una grande squadra e in particolar modo nell'Inter. Ho fatto di tutto per farcela. Non pensavo comunque di poterci arrivare, giorno per giorno ho cercato di migliorare per confrontarmi con grandi calciatori. La Nazionale è il sogno di tutti i giocatori, io ho sperato in questa convocazione, non è arrivata ma dimostrerò il mio valore. Per conquistarla devo fare bene con il club. Io cerco di mettere in difficoltà Mazzarri la domenica e così facendo potrò mettere in difficoltà anche Conte".
Il tuo riferimento nel ruolo che interpeti?
"Sempre stato Maicon, quando ho cambiato ruolo ho visto in lui forza, tecnica e corsa, grande interpretazione del ruolo. Come lui anch'io ho iniziato facendo l'esterno d'attacco".
Come passi il tempo libero?
"Ne ho avuto poco giocando ogni tre giorni. Ma quando ho pomeriggi liberi faccio una passeggiata con la mia ragazza o con gli amici, cose tranquille e normali".
C'è qualcosa che non hai ancora fatto a Milano?
"Direi di no, il tempo per me e la mia ragazza lo trovo".
Ti hanno fatto notare che somigli a un cantante degli One Republic?
"No, non sapevo di questa somiglianza".
Chi è il tuo compagno di stanza in ritiro?
"Bonazzoli, ragazzo eccezionale con prospettive importanti. Normale che sia ossessionato dal gol, è giovane e fa l'attaccante. Ha tutto il tempo per crescere e migliorare, ma le basi ci sono. E' un ottimo ragazzo, molto sicuro di sé. Scherziamo insieme. Playstation? Non abbiamo mai giocato insieme".
Ti senti più interista oggi a nove mesi dal tuo arrivo?
"L'ho detto in passato, ho voluto l'Inter a tutti i costi. Mi sento più interista, parte della causa, in certe situazioni fai di tutto per aiutare la squadra".
Sei felice di essere un idolo per i tifosi?
"Cerco di trasmettere sempre nel comportamento e nel modo di giocare quello che sono. Non mi piace dire chi sono o come sono fatto, preferisco sentirmelo dire. Essere considerato un idolo oggi mi sembra troppo per quello che ho fatto, c'è ancora molto da fare".
Vorresti giocare con tuo fratello?
"Sarebbe un sogno, oggi non sta vivendo un momento facile. Gli faccio un grosso in bocca al lupo per guarire dal suo infortunio. Il Lecce (dove gioca il fratello, ndr) non merita la Lega Pro, ha una pressione diversa da altre società".
A quando il primo gol in serie A con l'Inter?
"Io ci provo ogni domenica, quando scendo in campo do il meglio di me, cerco di mettere in difficoltà l'allenatore. Spero che arrivi presto e sia decisivo per la squadra. Dopo il gol in EL ho provato una grande emozione, al Meazza hanno giocato grandi campioni. Un piacere immenso".
Com'è stato il passaggio dalla Juve Stabia al Torino?
"Non l'ho sentito particolarmente, ho sentito di più quello dal Torino all'Inter. Ma è per diversi fattori, l'Inter è una società gloriosa e altri fattori influiscono in certi momenti. Non dipende dalla differenza di piazza. Il tifoso interista è abituato al grande campione, normale che ti sia concesso di sbagliare molto meno".
Danilo, tutto per la maglia.
"E' quello che cerco di mettere in campo ogni volta, mi piace dare tutto me stesso per la causa. Si può giocare bene o male, ma non voglio mollare mai. Il tifoso dell'Inter è sempre stato vicino alla squadra anche nei momenti difficili, quest'anno siamo partiti con una situazione nuova. Ma dobbiamo essere noi a riportare l'entusiasmo in società. Nel calcio si viene ricordati non per quello che hai fatto, ma per quello che farai. Io tendo a dimenticare le buone prestazioni per pensare di fare bene nella partita successiva".
Hai qualche rito scaramantico prima di scendere in campo?
"Qualcosina, ma nulla di così importante. Prima della partita e durante la settimana però mi sento più scaramantico".
Preferisci la fascia destra o sinistra?
"Per me è indifferente. Giocando a sinistra uso di più il piede mancino, poi ci sono giocate diverse. Magari a sinistra punto meglio l'avversario, ma quello che per me non cambia è l'interpretazione del ruolo. Prima di arrivare all'Inter avevo segnato 10 gol con il Torino, di cui solo uno con il piede. Da quando sono all'Inter tre gol, tutti col piede".
Che musica ascolti per caricarti prima di una partita?
"Ultimamente molto di più Ligabue. La canzone che preferisco è 'Ti sento'".
I tifosi dell'Inter a Napoli vivono in modo più burrascoso lo scontro diretto?
"Sì, anch'io la sento di più ma è normale. Poi quando scendo in campo metto da parte tutto".
Cristiano Ronaldo o Messi?
"Ronaldo".
Cos'è mancato all'Inter nelle ultime partite?
"Normale che tutti dobbiamo dare di più, bisogna fare un esame di coscienza e cercare di remare tutti nella stessa direzione, ancora di più".
Oltre al calcio quali sport ti piacciono?
"Tennis e nuoto. In estate pratico molto tennis. Il mio tennista preferito è Nadal".
Con che giocatore del passato avresti voluto giocare?
"Dico il mio primo idolo, Maradona. Ma mi ritengo fortunato perché da quando sono all'Inter ho giocato con Zanetti, Milito, Samuel, gente che ha fatto la storia del club e ha grande carisma".
Il lavoro a Pinzolo sta influenzando il tuo rendimento?
"Io sento molto la preparazione, mi piace lavorare tanto anche dal punto di vista fisico. Prima del ritiro di solito faccio qualcosa, tra l'altro con mio fratello. Dieta? Nessuna, ma sto molto attento".
Come mai hai scelto il 33? Pizza o pastiera?
"Non potendo avere il 3 ho cercato un numero che si avvicinasse. Tra pastiera e pizza è una bella domanda: quando c'è il salato pizza, quando c'è il dolce pastiera".
Che ricordo hai dell'esperienza a Potenza?
"Sono stato sei mesi, ci chiedevano la salvezza. E' arrivata ed è un bel ricordo".
Qual è la partita che ricordi con più emozione?
"Quella contro il Dnipro, in cui ho segnato".
Il miglior giocatore con cui hai giocato?
"Zanetti, il giocatore che più esprime il calcio".
Come te la cavi con l'inglese?
"L'anno scorso volevo studiare, anche quest'anno ma non abbiamo il tempo materiale. Un po' di base ce l'ho".
Chi è il tuo calciatore italiano preferito?
"Pirlo, non so se ne nascerà un altro con le sue qualità".
A quando un'esultanza come Samuel in Inter-Siena?
"Non vanno studiate queste esultanze, non credo che se gliel'avessero chiesto Samuel avrebbe detto che in caso di gol avrebbe festeggiato così".
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