"Buongiorno redazione, non ho ancora smaltito lo sdegno per venerdì sera(non solo per aver giocato male, ma per quella voglia di vincere che negli occhi non si vede), ma piano piano passerà, faticato col Lecce, spezzato le reni allo Spezia e subito lezione di calcio dalla Lazio, con 5 difensori più Gagliardini si lancia un messaggio di paura e di mentalità perdente alla squadra, che aldilà della condizione fisica(preparazione insufficiente), risulta carente di qualità, avercene di Luis Alberto, Felipe Anderson, Pedro, Zaccagni, Lazzari, che saltano l'uomo, Dumfries che ha buone qualità atletiche non punta mai l'uomo nell'1 contro 1, appoggia sempre dietro, gli unici che hanno caratteristiche per poterlo fare, sono Correa(riserva) e Aslani(a detta di tutti talentuoso colpo dell'anno con qualità eccezionali) che non gioca mai e a lui viene preferito Gagliardini, le questioni Acerbi o Akanji non sono i problemi principali di questa squadra, questo 3-5-2 con questa rosa se non è al 120% non si va da nessuna parte, senza velocità, cattiveria agonistica e tecnica, con la sola forza fisica(appoggiandosi a Lukaku, condizione al 40%), fatichiamo con chiunque, l'allenatore ha palesato i suoi evidenti limiti e la squadra ne risente mostrando nervosimo e irrequietezza mai visti, altro che Lula piena, Lula Park, titoloni da giornaletti che sanno di presa per i fondelli, come quelli che ci considerano favoriti per lo scudetto(secondo me ironicamente, a meno che abbiano bevuto). Al Luna Park ci hanno mandato venerdì sera e moscioni lo sono stati tutti, dalla difesa(stesso gol preso col Bologna), passando per Brozovic, arrivando a Lukaku. Con questo allenatore da Coppa Italia, la seconda stella(buttata alle ortiche l'anno scorso), sarà molto più difficile, bisogna essere realisti, in Champions quella che mi spaventa di più è il Victoria Plzen. Grazie per lo spazio".
Andrea
"Lo so troppo presto per predicare sulla situazione e sul gioco dell'Inter, ma partiamo dal coraggio, per coraggio intendo la capacita di pùntare sui giovani e farli giocare e invece cosa vedo, Pinamonti a cui mai è stata data possibilità di dimostrare il suo potenziale che viene venduto, per far ritornare Lukaku che per ora ( spero ) sembra un palo della luce a cui vengono pagati fior di euro, poi Dezeko che ha la sua età e Correa della serie ma quanto son bravo a fare i giochetti ma poi non la butto dentro, si è venduto Casadei per poi schierare Gagliardini che ha due piedi che sono mattoni e diciamolo non ha la qualità per giocare in serie A, mi si dirà ma casadei non rappresenta una certezza e io dico la rappresenterà quando avrà 30 anni? Il coraggio di lanciare giovani e non parlo solo dell'Inter mi pare non ci sia ... Poi i soldi, se questa proprietà non li ha lo dica chiaramente non tergiversare e balbettare, Skriniar non è partito solo perchè la tifoseria avrebbe fatto si il diavolo a quattro e forse Inzaghi se ne sarebbe pure andato, pprobabilmente le mie sono solo fantasie... si fantasie quelle che per ora in campo non si vedono... AMALA".
Giampaolo
"L'anno scorso, dopo l'addio di Conte, quando si fece il nome di Allegri tra i papabili tecnici dico la verità ho tremato, per principio non riesco a scindere la persona dal tecnico e lui, dal punto di vista morale lo trovo il peggio del panorama calcistico italiano. E così che accolsi con sollievo e simpatia l'accordo con Inzaghi, di sicuro una persona irreprensibile. Sul campionato perso li scorso anno, a mio avviso, ci ha messo molto del suo, ma aveva pure molte attenuanti e va bene così. E veniamo ad oggi... La totale mancanza di coraggio nel lanciare i giovani, (per poi vedere le altre squadre che lo fanno, giusto ieri Miretti, 19 anni, tra i migliori in campo, e il subentrato Zalesky, venti, che ha contribuito a fare svoltare la partita per la Roma ), che ci e' costata la perdita di Casadei, con Asslani che in tre partite ha totalizzato si e no 10 minuti e, cosa ancora più grave, Inzaghi dichiara di vederlo solo come vice Brozovic, della serie stai un panchina e fai le ragnatele; La scelta di snaturare il tuo gioco per annullare un avversario, che poi regolarmente e' stato determinante; I precedenti del derby di ritorno, di Liverpool, e di tanti altri cambi SEMPRE difensivi, inspiegabilmente; L'insistenza nel volere un altro trentacinquenne che gli dia più sicurezza (quello che con un intervento che un sedicenne non farebbe mai ha regalato tre quarti di scudetto al Milan!!!); Il silenzio assordante rispetto agli attacchi di stampa e commentatori, molti spesso falsi e gratuiti; Tutto ciò posto, ribadisco la stima per un uomo educato, mai volgare, che parla bene (anche se banalmente si arrampica spesso sugli specchi), rispettoso e preparato. Il punto e' che se due indizi fanno una prova, figurati tre o quattro! In definitiva gli manca solo un piccolo particolare, quello che normalmente si porta sotto l'ombelico, senza il quale, a mio modesto parere, in questo mestiere non vai da nessuna parte. Certo, magari la dirigenza potrebbe aiutarlo e spronarlo, intervenire contro le maldicenze, rassicurarlo sulla possibilità di scelte più coraggiose, anche a rischio di risultati negativi (che tante ottiene lo stesso ...) Però tu, ragazzo per bene, tira un po' fuori i cosiddetti, e ti prego, non dire più dopo una partita come l'ultima "Ah se Dumphris segnava..." che ci fai pure ridere dietro... Abbiamo una bella squadra, sai pure farla giocare bene, cazzimme Inzaghi, noi tifosi saremo con te.
P.s. how we miss you, Mou...".
Raita
"Gentilissimi di fc Inter, rimane buono il mio pronostico che vedeva il Milan scudettato e noi a giocarci il terzo/quarto posto. Va detto però che la Roma potrebbe spuntarla alla fine e la Juventus rimane una variabile impazzita. Onestamente siamo ormai la seconda squadra di Milano e questo duole tanto tanto. Credo che quest'anno abbiamo sbagliato mercato e mi ci metto dentro pure io. Avremmo dovuto voltare pagina e in attacco puntare su Martinez e Correa tenere Sanchez da affiancare a Dzeko. Probabile che l'Idea di rifare la difesa fosse buona. Infine cominciare le pratiche per cambiare proprietà. Non vorrei che Lukaku sia Conte dipendente e si eclisserà in una panchina mediocre. Premesso che a me Correa piace molto ed ha un potenziale notevole credo che per l'Inter si apra una stagione di cambiamenti e non vedrei male un De Zerbi in panchina. Rimane una lezione di vita che lo sport dà a tutti noi per la vita: quando puoi vincere devi vincere. L'anno scorso abbiamo regalato uno scudetto e per vincerne un altro ci sarà da aspettare, sudare e sperare. La vita non restituisce mai gratuitamente. Distinti saluti. Forza Inter, sempre!".
Andrea
"Buongiorno, vorrei esprimere alcune considerazioni sul momento dell'Inter. Parto dalla campagna acquisti, nn rimpiango Dybala (inutile con i grandi attaccanti che abbiamo) e Bremer, ma l'unico, imperdonabile errore commesso dai dirigenti e' stato il mancato rinnovo di Perisic, un fuoriclasse, un vincente, una fonte di gioco insostituibile. Un calciatore bravissimo anche nella fase difensiva. Dimarco, bravissimo nella spinta e dotato di un gran piede nn possiede attitudini difensive, inesistente nel gioco aereo e distratto nelle diagonali difensive. La scelta di Inzaghi di puntare su di lui lo scorso anno a Bologna (nella linea a 3 in luogo di bastoni infortunato) ci e' costato lo scudetto. Come puoi pensare che Dimarco possa contrastare Arnautovic nel gioco aereo ( notevole la differenza di centimetri tra i 2 e decisiva nella rete del pareggio felsineo). Molto meglio avrebbe fatto D'Ambrosio, grande difensore e calciatore sottovalutato. E contro la Lazio ci e' costata la partita xche' nn puoi regalare una rete del genere in incontri cosi' importanti. X vincere i campionati bisogna partire da una fase difensiva solida e poi con gli attaccanti che possiede l'Inter la rete prima o poi la trova. Per cui, vado controcorrente, nn penso che il problema sia stato l'utilizzo di Gagliardini. A Lecce con Chalanoglu in campo x 70' nn abbiamo costruito neanche una palla-goal".
Francesco
"Ho 70 anni, tifo Inter da almeno 60. Potete immaginare un ragazzino di 10 anni che per due anni di fila ha visto, ma più che altro molto sentito per radio, la grande Inter di HH, vincere la Coppa dei Campioni e l'Intercontinentale, che gioia possa aver provato. E ho avuto anche la fortuna dopo 50 anni di rivedere le stesse serate da campioni. Vivendo a Bologna e proprio nei momenti del famoso giallo doping con annesso spareggio a Roma e relativo scudetto a Bologna, per anni mi sono sentito come un carbonaro o un clandestino. Tempi passati. Scusate la digressione, stasera finita la partita del Napoli a Firenze, penso ai due giorni nei quali i giornali hanno detto peste e corna e mi accorgo che le squadre in testa hanno un punto più di noi e la Juve un punto in meno. Le altre stanno volando ? Di cosa parliamo alla terza di campionato ? Le critiche vanno bene, e dopo la partita di Roma ci voleva tanta benevolenza a non farle. Comincio a pensare veramente che ci sia una grossa fetta di stampa che per partito preso accentui e amplifichi ogni cosa pur di parlare male dell'Inter. Mancano solo 35 partite alla fine del campionato. Direi che ormai siamo spacciati.
P.S. Male o bene che si giochi, alla velocità espressa con la Lazio comunque sarebbe meglio cominciare a farsi la bocca con l'Europa League. Con affetto".
Domenico
"Gentile Redazione, Francamente avrebbe poco di cui dolersi Simone Inzaghi e men che meno dei processi sommari che nessuno gli ha (ancora) intentato: solo critiche più che fondate. Ché l'appassionato "medio" nerazzurro non fa altro che esercitare il suo diritto al naturale spirito critico, mica come certi ossequiosi devoti di altre confessioni pallonare... Semmai è il tecnico nerazzurro che deve (provare) a giustificare le sue preoccupanti recidive... Una spontanea ammissione di colpa ogni tanto - con contestuale assunzione di responsabilità di fronte a certi errori ripetuti e pregiudizievoli che non occorre manco star qui a riepilogare - sarebbe salutata di sicuro con un'ovazione dal popolo nerazzurro, (quasi) sempre tollerante e soprattutto a perenne rischio di overbooking allo stadio... Ci si alzerebbe in piedi financo commossi da cotanta levatura morale... Ed invece lui preferisce continuare ad intercalare alibi noiosi - dunque a dir poco puerili - del tipo: "(..) sull'1-1 abbiamo avuto l'occasione di Dumfries. Dovevamo metterci più cattiveria PERCHÉ L'EPISODIO VENISSE DALLA NOSTRA PARTE". E tentare di orientarlo meglio la prossima volta chessó, con una rapida seduta spiritica durante il cooling break oppure con l'imposizione delle mani di tutti i panchinari fra il 1° ed il 2° tempo? Provocazioni a parte, se il concetto non fosse stato recepito, Inzaghi c'era tornato in un'altra intervista nel post Lazio-Inter affermando che "se il gol lo avesse fatto Dumfries invece di Luis Alberto parleremmo di altro". A cui hanno fatto seguito altre pillole del rituale frasario. Null'altro che arrampicate sugli specchi che hanno fatto esattamente il paio con quelle consegnate ai media alla fine della stracittadina di campionato dello scorso febbraio: "Per 70 minuti ho visto un derby a senso unico. Probabilmente c'era un fallo su Sanchez, ci siamo innervositi". (..) "Giocando dieci volte così forse perdi solo una volta". Peccato che le partite durino 90 e passa minuti, scontri diretti compresi: il tecnico dovrebbe esserne edotto.. Sì, insomma: all'epoca i commenti di Inzaghi erano parsi una macedonia tra la legge di Murphy e quella dei grandi numeri... A quando, caro Simone, un cambio radicale del registro dialettico, più professionalmente commisurato, se non altro, al tuo lauto stipendio?".
Orlando
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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