"Nell’osservare il tabellone della TIM CUP 2010/2011, ho notato evidenti incongruenze nella modalità del sorteggio. L’aspetto, a parer mio, decisamente sospetto è rappresentato dalla inequivocabile sproporzione che sussiste tra le due parti del tabellone: da un lato, troviamo Inter e Roma -rispettivamente prima e seconda nello scorso campionato, oltreché finaliste nell’ultima edizione della Coppa Italia- insieme a squadre di notevole caratura come Napoli, Lazio e Juventus, dall’altro, invece, il solo Milan a contendersi un posto per la finale di Roma con Parma, Palermo, Sampdoria ed Udinese.
È del tutto evidente lo squilibrio di forze e l’illogicità che ha contraddistinto questo sorteggio, in quanto decisamente ostico è un cammino, molto meno impegnativo risulta l’altro.
Allorquando emergono situazioni poco lineari come la seguente, la risposta che generalmente viene utilizzata per porre a freno le polemiche è che il sorteggio, dopo tutto, non è altro che opera del computer e che quindi è del tutto fuori luogo immergersi in capziose disquisizioni. Dopo tutto, però, i computer sono pur sempre frutto dell’abilità umana, che può, a suo piacimento, stabilire delle condizioni e dei filtri per delineare in un modo o in un altro l’esito della meccanica elaborazione del PC.
A tal proposito mi viene alla mente la tanto nota espressione del cardinale Giulio Mazzarino, spesso attribuita al Sen. Giulio Andreotti, “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.

Carlo

Sezione: Visti da Voi / Data: Sab 15 gennaio 2011 alle 11:04
Autore: Redazione FcInterNews
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