Momento di grande festa per Walter Zenga, club manager del Siracusa che qualche giorno fa è tornato in Serie C. Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l'Uomo Ragno racconta la sua felicità per il trionfo aretuseo: "Abbiamo vinto il girone I all’ultima giornata, chiudendo a +1 sulla Reggina. È stato fantastico. La società torna tra i professionisti dopo sei anni. La festa è durata due giorni di fila. Ho visto la felicità negli occhi di questa gente, dei tifosi. Cosa importa della categoria, vincere è sempre bellissimo. Poi, nella stessa settimana dell’Inter, anche noi abbiamo giocato a Barcellona...  Pozzo di Gotto, provincia di Messina. Abbiamo vinto 3-1 confermando il distacco sulla Reggina seconda. È partita la festa, siamo tornati in bus a Siracusa. Il viaggio è durato oltre tre ore: cori, balli, docce con lo spumante”.

In che modo ha vissuto il suo nuovo ruolo da club manager? 
“Sono sempre stato accanto alla squadra. Arrivavo in Sicilia il venerdì, andavo in ritiro con il gruppo, mi sedevo sulle panche degli spogliatoi insieme ai giocatori. Con il presidente abbiamo avuto un confronto continuo su idee e strategie. Anche con il mister e il suo staff. Le sembrerà strano, ma quando dovevo parlare con uno dei calciatori chiedevo prima il permesso all’allenatore”. 

Da Barcellona Pozzo di Gotto… a Inter-Barcellona. Per lei è stata una doppia festa. 
“Emozioni diverse. Con il Siracusa l’ho vissuta in campo, accanto alla squadra. Per i nerazzurri ero felicissimo, ma in televisione devi contenere le emozioni ed essere equilibrato”. 

Che cosa pensa di quei tifosi che hanno lasciato lo stadio sul 3-2 per i blaugrana? 
“È stata una brutta immagine. Ora però tutti cercano i biglietti per la finale di Monaco. Vai via quando vinci 4-0 per non trovare traffico, non in una semifinale di Champions quando tutto può ancora succedere”. 

Dove può arrivare questa Inter? 
“È la seconda finale in tre anni, la formazione di Inzaghi ha eliminato due corazzate come Bayern Monaco e Barcellona. Eppure, c’è sempre qualcuno che dice: ‘Però lo Scudetto…’. Nel calcio non puoi vincere sempre tutto. Contro il Psg conteranno i dettagli, l’esperienza. Ci sono tanti giocatori che conoscono bene i nerazzurri: Donnarumma, Marquinhos, Hakimi, Ruiz, Kvara. Per la finale, dico 50 e 50”. 

Tra Donnarumma e Sommer sarà una grande sfida.
“Yann ha fatto una stagione straordinaria. Pur non essendo un portiere fisicamente enorme come Donnarumma, fa del piazzamento e della continuità la sua arma migliore. Contro Bayern e Barcellona ha dato una grande mano alla squadra. Così come ha fatto Gigio con il Psg tra quarti e semifinali”.

Sezione: Focus / Data: Lun 12 maggio 2025 alle 18:05
Autore: Christian Liotta
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