Più che l'Inter, i tifosi interisti sono nel cuore a Luciano Spalletti. E il CT azzurro lo ammette candidamente nella sua autobiografia scritta con Giancarlo Dotto, 'Il Paradiso esiste... ma che fatica', dove tra le altre cose parla del suo no al Milan. Dovuto, afferma in modo chiaro il tecnico di Certaldo, al legame creatosi con i sostenitori della Beneamata prima ancora che con il club: "Potete crederci o no, la motivazione fu un disagio profondo; non potevo fare la guerra al popolo interista, non me lo sarei perdonato. Sì, una parte di me non poteva accettare che qualcuno all'Inter brindasse per essersi liberato del contratto di Spalletti, ritenevo un torto quello che mi aveva fatto l'Inter mandandomi via. Mi avevano messo in croce per essere uscito con Tottenham e Barcellona e per le scelte a difesa di un gruppo che si stava sfaldando".

Spalletti prosegue: "Potevo andare al Milan con la coscienza pulita, anche con senso di rivincita. Qualcuno può pensare che non sarebbe stato gratificante unirmi al Milan di Zvonimir Boban e Paolo Maldini? Ma non me la sentivo di ferire chi mi aveva sempre rispettato, in molti casi amato: i tifosi nerazzurri".

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Sezione: Focus / Data: Lun 12 maggio 2025 alle 17:36
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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