Quello di stasera potrebbe essere uno degli ultimi derby tra Milan e Inter giocati a San Siro. I due club hanno imboccato con decisione la strada della realizzazione di un nuovo stadio - ricorda Tuttosport -. "Questione di incremento dei ricavi economici da inseguire con valori patrimoniali più elevati, garantiti da una nuova struttura, e da maggiori entrate da stadio. Lo dimostra il fatto che, oltre a Goldman Sachs (per la parte finanziaria), Inter e Milan hanno affidato un ruolo da advisor al gruppo newyorchese Legends (partecipato con una quota dalla stessa Goldman Sachs), attivo nel campo del merchandising, nella distribuzione di cibo e bevande negli stadi, nei servizi da biglietteria e della vendita dei diritti di sponsorizzazione per le arene sportive. Tra i suoi clienti numerosi stadi americani. Questa esperienza dovrà servire a massimizzare gli introiti commerciali del nuovo stadio milanese. Il terzo advisor è Yard, società immobiliare che si è occupata dell’aspetto di sviluppo del masterplan". 

Intanto prosegue l’iter burocratico legato al progetto. "Il 27 settembre, nello stesso giorno della presentazione pubblica dei due progetti rimasti in gara (Populous e Sportium), si svolgerà la conferenza dei servizi con gli enti locali coinvolti – Regione, Comune e Municipio – preliminare alla dichiarazione di pubblica utilità prevista dalla Legge Stadi. Presso il Municipio 7, il quartiere che ospita San Siro, è andato in scena il primo confronto con i cittadini durante la riunione della commissione urbanistica. Molti residenti sono già in guerra da anni con San Siro, in particolare per i decibel altissimi nelle serate dei concerti. E adesso sono preoccupati all’idea di un cantiere che si affiancherebbe alla struttura già esistente. Proprio pensando alle perplessità degli abitanti i due club hanno voluto un rivestimento esterno per il nuovo stadio che ridurrebbe le emissioni sonore. Il confronto presso il Municipio 7 si è sviluppato a margine del deposito del progetto di ristrutturazione di San Siro commissionato dall’Inter di Thohir cinque anni fa e realizzato dallo stadio Dontstop. E’ un punto sul quale i partiti politici milanesi stanno insistendo parecchio: capire se è davvero così impraticabile rinnovare lo stadio attuale. Andava proprio in questa direzione una delle richieste di chiarimenti avanzate dai capigruppo mercoledì nell’incontro a Palazzo Marino con Antonello, Gazidis e Scaroni. In particolare balza all’occhio la differenza tra due cifre". 

Secondo il progetto voluto da Thohir (e condiviso nei primi anni di Suning), il costo per ammodernare San Siro era pari a 200 milioni. "Stando alle nuove stime di Inter e Milan - precisa ancora Tuttosport -, utilizzate per dimostrare la scarsa convenienza di intervenire sullo stadio attuale, servirebbero 510 milioni (contro i 650 necessari per costruire il nuovo impianto). Una crescita di ben 310 milioni in appena cinque anni. Ma gli esperti sottolineano che si tratta di dati difficilmente paragonabili. Nell’ultimo quinquennio gli standard sono notevolmente cambiati. La Uefa, ad esempio, ha ulteriormente alzato il livello delle condizioni minime per le grandi cattedrali calcistiche. Il progetto del 2014 prevedeva sky-box solo al primo anello. Mentre l’ultimo introduce interventi per l’ospitalità di fascia alta anche al secondo anello. Conseguentemente è aumentato lo spazio per i parcheggi interrati. E la stessa previsione di 200 milioni di cinque anni fa era stata innalzata quasi subito dalla prima verifica finanziaria effettuata da una società specializzata. In ogni caso, per vederci chiaro su questi aspetti, il Municipio 7 ha chiesto al Comune di nominare un advisor autonomo (con competenze finanziarie e architettoniche) in grado di valutare se il costo di 510 milioni è ragionevole oppure troppo elevato".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 21 settembre 2019 alle 09:40 / Fonte: tuttosport
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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