Dopo due anni e tre mesi, l'Inter è finalmente riuscita a vincere la terza partita consecutiva in campionato. Da Stramaccioni a Roberto Mancini: allora i successi erano stati addirittura sette (l'ultimo a Torino sulla Juventus, 3 novembre 2012), però quella era ancora una squadra figlia del Triplete, mentre oggi Mancini ha dovuto ripartire da zero. E' stata un'altra notte da Pazza Inter, come a Glasgow, ma stavolta la beffa non è arrivata nonostante negli ultimi minuti il Cagliari, ringalluzzito dall'autorete di Carrizo sul tiro di Longo, sembrasse il Barcellona, dato che parallelamente sono emerse tutte le fragilità di una squadra che deve ancora crescere molto.

Quella dell'Inter è stata comunque una vittoria limpida, anche perché a referto vanno ascritte pure le quattro palle gol sciupate nel primo tempo, tre delle quali dilapidate da un Podolski in versione Calloni, 45 minuti in cui il Cagliari non ha prodotto uno straccio di un'occasione fatta eccezione per un'invenzione di Mpoku (ieri alla prima da titolare: gran giocatore) che Cop non ha sfruttato. Il gol di Kovacic a inizio secondo tempo, è stata logica conseguenza di quanto visto fin lì: il croato, dopo quattro panchine consecutive, è stato riabilitato da Mancini ma, evidentemente offesissimo contro non si sa chi, ha provveduto a zittire tutti nell'esultanza. Riabilitato pure Vidic che non vedeva il campo dagli scempi di Reggio Emilia e che a Glasgow aveva battibeccato con l'allenatore. Segno che il nuovo, ecumenico, Mancini, sa anche perdonare. 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 24 febbraio 2015 alle 09:38 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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