Doppio ex di Inter e Roma, Christian Panucci, alla Gazzetta dello Sport, parla della sfida di domani a San Siro.

Panucci, i numeri dicono che Inter e Roma hanno seconda e quinta difesa della Serie A: stanno lì i 9 punti di differenza in classifica?
"No, stanno nella partenza in campionato e nella continuità. Anche Conte ha avuto qualche problema di tenuta dietro, diciamo che l’ha assorbito meglio. Ora mi pare che pure Fonseca sia a buon punto".

Però un laterale destro com’era lei, Fonseca non lo ha ancora trovato. Di sicuro non ha trovato un titolare.
"Perché dice che lo sceglie in base al tipo di partita, no? Per me Florenzi resta una garanzia, Santon contro il Verona non ha fatto male e Spinazzola può fare tutto: però deve stare bene".

Il problema che ha avuto anche Conte con D’Ambrosio: è un centrale o un esterno di centrocampo, per lei?
"Dico come Fonseca: dipende dalle partite. Lui può fare tutte due le cose, ed è la fortuna di Conte: di D’Ambrosio si è sempre parlato troppo poco".

A ben vedere, ed è un complimento, l’Inter difende a cinque, più che a tre: perché ne ha la forza.
"È un po’ più difficile quando gioca Candreva, ma è proprio guardando lui che si ha più chiara la sensazione che dà l’Inter: è un blocco unico, dalle punte ai tre centrali, a creare la fase difensiva. Si vede che Conte ha rimotivato Candreva in tutto, anche nella volontà di sacrificarsi per partecipare ad entrambe le fasi".

Dunque non era lui il problema di Godin, in difficoltà sul centro destra?
"Godin ha avuto problemi perché ha affrontato una preparazione dura e perché era abituato a giocare a quattro: non era facile, per uno con il suo fisico, scalare sugli esterni. Gli serviva tempo, il resto lo sta facendo grazie alla sua grande intelligenza tattica".

Ne ha più lui o De Vrji?
"De Vrji ha sempre avuto qualità nell’impostazione. Ma, facciamo attenzione: se fa così bene è anche perché gioca vicino a due come Godin e Skriniar".

Più facile giocare avendo alle spalle Handanovic o Pau Lopez?
"Pau non è ancora al livello di Handanovic, però ha fatto vedere di avere personalità e sa giocare con i piedi. Handanovic lo vedo più continuo del solito: adesso gli arrivano massimo due-tre tiri in porta, e lui magari fa due-tre miracoli. Questa è la grandezza di un portiere".

Lei che all’Inter ha avuto Marcello Lippi che arrivava dalla Juventus, qual è la grandezza di Antonio Conte, un tempo odiato e oggi osannato dalla curva dell’Inter, nonostante il suo passato bianconero?
"È molto semplice: Conte si è sempre definito un professionista disposto a lavorare a qualsiasi progetto e sta rispettando l’Inter con grande professionalità. È ora di crescere: perché chi ha allenato la Juventus non può allenare l’Inter? Lippi non ebbe problemi per questo, ma perché quella non era un’Inter da scudetto, punto".

E questa invece sì?
"Questa sicuramente può dare più fastidio e stare più attaccata alla cima della classifica. Fino alla fine".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 05 dicembre 2019 alle 10:13 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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