Gianluca Pagliuca viene intervistato da La Gazzetta dello Sport per parlare dell'ultima positiva stagione del Bologna e di quelle che saranno le mosse del club per il futuro. Non manca, però, anche una risposta sull'Inter, altro suo ex club.

L’anno prossimo il Bologna lotterà in quattro competizioni, Europa League compresa: Italiano, per due anni, ha giocato al giovedì, sa come si fa.
"Per completare i concetti di prima: lui ha un gioco continentale e la struttura che si è creata nel Bologna di oggi è valida, tecnicamente e umanamente. Vincenzo i giocatori li valorizza, due come Beukema e Lucumi in coppia a Firenze non li aveva, a Bologna ha trovato giocatori di gamba e di aggressione, aspetti sui quali alla Fiorentina non poteva contare e che invece per il suo modulo sono perfetti. Insomma Thiago Motta è un bravissimo allenatore e qui si è comportato come sappiamo nel finale: Italiano ha vinto al primo colpo, su una panchina che scottava ma mostrando quel che sa e sapeva fare: alla fine della stagione 2024 sentivo gente disperata dall’addio di Thiago, ora vedo anche gente extracalcio che sale un po’ troppo sul carro mentre fino a tre anni fa non so mica dove fossero, chissà… Vabbé, lasciamo stare".

Adesso quale tipo di mercato si aspetta? Siamo solo a giugno ma il Bologna cerca una terza punta da affiancare a Castro e Dallinga: meglio un vecchio volpone come Dzeko (proposto e riproposto anche di recente) o un Pio Esposito per capirci?
"Preferirei giovani: naturalmente tutto dipenderà da come si dipanerà il mercato ma credo che il metodo di Sartori e Di Vaio sia ormai evidente. Diciamo che fra un giocatore forte ma datato e un giovane preferisco sempre il giovane già forte, e il nome che mi ha fatto rientra in quella categoria. Stando sulle generali, però, la linea del club è sempre stata quella: giovani e bravi e anche da valorizzare. Ed è stato un successo, mi pare, fino a questo momento"-

Come un anno fa, quando le voci su Zirkzee e Calafiori spopolavano, ecco che adesso è il turno di Sam Beukema (“Cercheremo di trattenerlo” ha detto l’ad Fenucci), Jhon Lucumi (ha una clausola da 28 milioni) e Dan Ndoye. È preoccupato che il Bologna di oggi possa essere “sventrato”?
"Assolutamente no: nel senso che la società sa quel che fare perché l’idea di restare in Europa c’è e ci dev’essere sempre. E perché se qualcuno dovesse andare via, arriverà qualcun altro di forte: bisogna vedere le dinamiche e le opportunità del mercato ma la storia di questi ultimi anni a Bologna insegna…".

Pensieri sparsi: Inter e Nazionale.
"Per l’Inter, beh, non è quasi sembrata una finale di Champions dopo i due gol presi così in fretta… L’Italia? Malissimo. Non voglio pensare che sia questa, non ci voglio credere".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 08 giugno 2025 alle 09:43
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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