Oggi, tra le pagine della sua edizione odierna, La Gazzetta dello Sport torna sull'amara notte di Monaco che ha visto l'Inter cadere in finale di Champions sotto i colpi del PSG, ma anche sulla settimana di avvicinamento all'appuntamento agitata dalle continue voci sul futuro di Simone Inzaghi. E parte da una certezza: Barella, Bastoni e Lautaro non si muovono dall'Inter, anche se l'Al Hilal per i primi due ha provato a muoversi. Il club ha chiarito la sua posizione al piacentino, che ha recepito il messaggio.

Tornando indietro alla fine di maggio, invece, è facile capire che nulla è andato pe il verso giusto. "La realtà è che l’Inter è arrivata scarica alla finale con il Psg, l’avvicinamento alla partita di Monaco non è stato gestito bene - analizza la rosea -. In campo si è vista una squadra svuotata, sia dal punto di vista fisico – e i dubbi sulla preparazione atletica filtravano da mesi – sia dal punto di vista mentale". Un aspetto, quest'ultimo, che è apparso come il più preoccupante. Che cosa è successo? Il quotidiano risponde che "si può ipotizzare con relativa certezza che i giocatori siano arrivati alla gara della vita con la sensazione addosso di un ciclo finito, del fine corsa", e son stati poi influenzati anche delle voci sul futuro del loro allenatore che "andavano avanti da un mese, il presidente del club arabo era a Milano alla vigilia di Inter-Barcellona, il 5 maggio. Per il gruppo erano solo voci. Ma dopo la conferenza stampa di lunedì 26 maggio, ad Appiano, quelle voci sono diventate realtà". In Italia c'era stato un timido approccio della Juventus, ma l'offerta in piedi arrivava dall'Arabia. 

La frase "Ci sono richieste dall’Italia, dall’estero, dall’Arabia, ma in questo momento sarebbe folle pensare a quello" pronunciata da Inzaghi davanti alla stampa "stupì e infastidì non poco i dirigenti: sarebbe stata meglio una bugia bianca, una smentita netta - scrive La Gazzetta -. Da quel momento si è parlato più di Al Hilal che di Psg". E poi, aggiunge ancora il quotidiano, c'è pure chi negli ultimi due mesi "racconta di aver visto un Inzaghi diverso dal solito, più nervoso, in guerra soprattutto sul tema arbitrale". Alla fine è stato il campo a mettere la parola fine al matrimonio, nel modo più amaro possibile. 

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Sezione: Copertina / Data: Dom 08 giugno 2025 alle 08:58
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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