Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Lorenzo Insigne che, ovviamente, parla tanto di Napoli, prossimo avversario dell'Inter in campionato dopo il turno di Champions.

Parliamo del Napoli: che idea si è fatto dell’inizio complicato?
"Se non vivi le dinamiche dello spogliatoio tutti i giorni è impossibile farti un’idea precisa. Non penso ci sia qualcosa di “grave”: ho visto la partita con l’Atalanta è a tratti il Napoli ha giocato benissimo. Quest’anno non è partito “alla grande”, però ha avuto anche sfortuna. Il Napoli ha giocatori di qualità, può tornare in alto in classifica. Non so se tra Garcia e il gruppo ci sia stato poco feeling, sono sicuro però che con Mazzarri si tornerà a competere per i primi posti".

Campionato ancora aperto?
"Ma sì, ho visto Juve-Inter e il Napoli non è inferiore. Se torna quello dello scorso anno, può ancora lottare per lo scudetto".

Con lo scudetto si è chiuso un cerchio, merito pure di Insigne?
"Non solo di Insigne, penso ai sacrifici fatti da tutti i giocatori che negli anni sono passati per Napoli e hanno contribuito a costruire qualcosa di speciale. E finalmente è arrivata la vittoria da dedicare ai tifosi, che ogni anno soffrono accanto alla squadra: si meritavano una gioia così grande. Vincere da capitano era il mio sogno, ci siamo andati vicino diverse volte ma senza fare l’impresa. Per un periodo giocavamo il miglior calcio d’Europa (epoca Sarri, ndr): purtroppo, se non vinci, nessuno si ricorda di te. Ma con la vittoria della passata stagione, da tifoso, sono stato super felice: giocatori e staff tecnico hanno fatto un lavoro straordinario".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 28 novembre 2023 alle 11:16 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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