L'Inter ancora deve depurarsi dalle scorie di Monaco. Lo hanno detto tutti, più o meno, nelle interviste post finale di Champions. Da Dumfries a Barella, passando per Bastoni e Lautaro: è chiaro che lo 0-5 brucia e continuerà a bruciare, ma si deve necessariamente resettare e andare avanti.

Una prima concreta chance arriverà contro il River Plate: partita da dentro o fuori, Chivu si affida ai senatori. Lautaro a parte, tanti devono ritrovare se stessi. La Gazzetta dello Sport li mette in fila: "Barella, Bastoni, Dimarco, Mkhitaryan: la loro fiamma deve ancora riaccendersi, le loro prestazioni sono state fin qui faticose, la qualità non è andata di pari passo con la voglia che pure non è mancata, anzi. Sta a loro trascinare il gruppo, sta ancora una volta a loro cambiare l’inerzia e dare un segnale anche in vista della prossima stagione. Lo fecero già due estati fa: in Giappone, con una squadra rivoluzionata dopo Istanbul, i vecchi del gruppo guidarono una transizione velocissima, da lì infatti nacque la seconda stella. Questa squadra è stata toccata meno, ma ha cambiato guida tecnica. Chivu ha deciso di proporre fin da subito alcune novità: prima la “vecchia” Inter le abbraccia e comincia a vincere, prima si abbandona definitivamente quel pensiero fisso di Monaco. Perché la sensazione è che il gruppo quel 5-0 ancora non l’abbia ben capito. Non l’abbia elaborato. Fin qui è un continuo dire “non ci siamo dati una spiegazione” e allora i discorsi sono due: o le componenti negative sono state molteplici e tutte differenti tra loro, oppure il vero motivo di quella sconfitta non si può confessare pubblicamente".

Il Mondiale è un'occasione ghiotta per voltare pagina in fretta. Magari con un sorriso e con spensieratezza, come ha consigliato di fare Bastoni.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 24 giugno 2025 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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