Nuova vita per Javier Zanetti e Pavel Nedved, da avversari in campo a colleghi fuori. Vicepresidenti di Inter e Juventus, domani sera torneranno a darsi la mano rivaleggiando in giacca e cravatta. "Il ceco è sbarcato in ritardo di un anno rispetto all’argentino: nel ‘96 alla Lazio, poi la love story con la Juventus - ricorda la Gazzetta dello Sport -. Era in campo, ma non vestito di bianconero, in uno di quegli eventi rari come una cometa: nella finale di Coppa Uefa 1997, Zanetti segnò uno dei 12 gol del suo ventennio nerazzurro 1995-2014. Pavel avrà più piacere a ricordare il 2 marzo 2003: nel 3-0 bianconero al Delle Alpi, prima fece segno alla panchina di voler uscire per una botta, poi restò in campo e beffò Toldo da venti metri, un classico della casa. Solo uno dei 4 gol del ceco davanti a Zanetti (due in maglia biancoceleste). Ed è cosa nota anche lo sliding doors dell’estate 2009: Mourinho voleva il bianconero nella stagione che lo avrebbe portato al Triplete, Raiola tesseva la tela, ma Nedved declinò gentilmente e decise di smettere. Sì, lo scapigliato e il pettinato, il biondo e il castano, avrebbero potuto girare ad alta frequenza nello stesso motore".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 04 febbraio 2017 alle 10:40 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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