L'Inter rimane padrona del suo destino: a un metro dal traguardo, la squadra di Luciano Spalletti avrà la certezza della Champions battendo l'Empoli a San Siro. "Ma - come si legge sulla Gazzetta dello Sport - non basterà ripeterselo ogni minuto della settimana davanti allo specchio per sciogliere il grumo di paura che si è piantato nel cuore. Troppi scheletri nell’armadio, dalla Mantova di Sarti al 5 maggio. E salteranno fuori tutti. Ancora una volta si è ridotta a tuffarsi sul filo di lana per conquistare un traguardo. Come l’anno scorso. All’Inter sembra sempre che cambi tutto e non cambia mai niente".

Nell'analisi post-partita della rosea il tonfo di ieri al San Paolo contro il Napoli viene definito 'avvilente'. "Come si possono mettere in campo delle motivazioni di burro nella partita chiave della stagione? - scrive la Gazzetta -. Vuol dire non essere riusciti a parlare al cuore della squadra. Detto ciò, va aggiunto però che dei professionisti non dovrebbero avere bisogno di sentire gli speroni nei fianchi per mettersi a correre e a lottare, ma dovrebbero intuire da soli l’urgenza del momento e i doveri del mestiere. La prestazione di Napoli è sembrata un inno a Antonio Conte, cioè alla necessità di un allenatore di polso e fatica che porti alla Pinetina una nuova anima da guerra. Ma anche di giocatori che sentano la responsabilità dell’appartenenza". 

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 20 maggio 2019 alle 08:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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