"La distanza è sensibile, si può misurare anche con il più banale degli ordini di grandezza, quello dei soldi: la rosa dell’Inter vale, dati transfermarkt alla mano, 526 milioni di euro, quella del Liverpool 866. Ma poi esistono anche altre classifiche, altri numeri, altri confronti. Non fosse così, l’Inter sarebbe ancora ferma a piangere Lukaku, Hakimi ed Eriksen. Non fosse così, il miglior acquisto nerazzurro non sarebbe un calciatore arrivato a costo zero, Calhanoglu. Non fosse così, ancora una volta, l’Inter non sarebbe ormai oltre Antonio Conte, così bella e dominante in campionato, così divertente e pure divertita da come si sta sviluppando questa stagione. E pronta a riproporre in Europa lo stesso standard di rendimento mantenuto nei confini italiani: non c’è altra via, per prendersi la seconda stella e allo stesso tempo rincorrere l’impresa anti Reds negli ottavi di Champions". Lo scrive oggi la Gazzetta dello Sport, all'indomani del beffardo sorteggio di Nyon.

Da qui all'andata contro i Reds mancano ancora due mesi. E tutto può cambiare. "L’Inter avrà diverse prove generali da gestire, partite di livello alto: Lazio, Juve, Atalanta, Milan e Napoli, prima del Liverpool - sottolinea la rosea -. In Italia nessuno sta dietro ai nerazzurri. Una squadra che ha unito la concretezza della stagione passata a una consapevolezza dei propri mezzi che sfocia in scioltezza. Adesso, chiedere di giocare in serenità contro Klopp tra due mesi è probabilmente troppo. L’ha dichiarato anche Inzaghi: «Fare meglio di così è dura». Continuare alla stessa velocità sarà già un successo. E un buon modo di approcciare il 2022".
Sezione: Rassegna / Data: Mar 14 dicembre 2021 alle 10:48
Autore: Alessandro Cavasinni
vedi letture
Print