L'Inter ha più da perdere della Juventus nel big match di questa sera. E, limitando il discorso alle panchine, Cristian Chivu ha quindi più da perdere rispetto al collega Igor Tudor. Questo quanto sottolinea oggi Luigi Garlando nel pezzo scritto per La Gazzetta dello Sport.

"Guardare la classifica dopo due giornate di campionato può sembrare stupido, ma ritrovarsi eventualmente già a 6 punti dalla Juve e, magari anche da Roma e Napoli, sarebbe fastidioso - si legge in uno stralcio dell'articolo -. Cristian Chivu è il primo a sapere che non può permettersi un secondo scivolone dopo quello casalingo con l’Udinese, anche per non complicare il delicato debutto europeo con l’Ajax e guastare il ritorno romantico ad Amsterdam, dove è stato capitano a 21 anni. Il giovane tecnico romeno ha davanti a sé 5 giorni caldi che condizioneranno il suo cammino. Dopo la sconfitta con l’Udinese, ha parlato di «cantiere aperto», di «abitudini radicate da anni» e della «necessità di accelerare il rinnovamento». Ma stasera, a parte Akanji e Carlos Augusto, dovrebbero giocare i soliti di Inzaghi, con il “rinnovamento” seduto in panca: Diouf, Sucic, Luis Henrique, Bonny, Pio Esposito... Anche ieri ha frenato: «Non sono qui per stravolgere. Questa squadra fa bene da anni. Calha è carico». La rivoluzione balneare, che prevedeva Lookman e modulo più offensivo, è rimasta sulla sabbia. Chivu è fermo in mezzo al guado, tra voglia di futuro e rispetto del passato. Comprensibile. Ma cambiare “abitudini radicate” tenendo gli stessi uomini, invecchiati di un anno, non è facile".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 13 settembre 2025 alle 10:07
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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