"È incredibile quello che sta capitando, una cosa nuova per tutti. Un colpo durissimo: si vive male, con enorme tristezza e lontani dai familiari e dalle persone care. E si contano i morti, si combatte con la paura. Si piange".  Raul Albiol, oggi al Villarreal, racconta l'esperienza dell'emergenza coronavirus dalla Spagna in un'intervista al Corriere dello Sport.

L’Italia e la Spagna sono i Paesi maggiormente colpiti dal Covid-19.  
"Tante persone sono contagiate e tante sono morte. E stanno morendo. Voi siete due settimane avanti, ma ora anche qui le terapie intensive sono in sofferenza e negli ospedali mancano attrezzature, respiratori e mascherine. Attendiamo aiuti proprio come voi".  
 
E pensare che quest’anno il campionato italiano era diventato appassionante sul serio.  
"Si, una bella corsa tra Juve, Inter e Lazio. Una grande Lazio, la vera sorpresa: nessuno se l’aspettava, ma ha dimostrato di essere fortissima e di avere anche la mentalità giusta per tenere il ritmo dei bianconeri".  
 
La Champions è stata sospesa troppo tardi, secondo lei?  
"All’epoca nessuno s’aspettava una tale diffusione, ma ora è normale dire: sì, hanno sbagliato. Penso al Valencia, ad esempio, che ha giocato con l’Atalanta a Milano. Una delle zone più colpite in assoluto: penso tanto anche a loro, a tutta l’Italia oltre che alla Spagna, all'Europa, alla Cina e al mondo intero. Non esistono Nord, Sud e colori della pelle: siamo tutti uguali e uniti nell’amore. Sarebbe bello mantenere lo stesso spirito di solidarietà e fratellanza anche dopo questo casino".  

Sezione: Rassegna / Data: Gio 26 marzo 2020 alle 10:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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