Christian Eriksen è a un passo dall'Inter e oggi il Corriere dello Sport ripercorre le tappe della sua carriera, a partire proprio dagli albori. "Papà Thomas lo allenava nelle giovanili del Middelfart, squadretta sull’isola di Funen, al largo della costa danese. Una specie di New Team dell’epoca, con Eriksen nel ruolo di Holly: tre stagioni senza subire una sola sconfitta. Ma a 13 anni già gli stava stretto e allora ecco il passaggio all’Odense: club più grande, più concorrenza. Il giovane Christian non si scompone, a 14 anni guida l’Under 16 al titolo di campioni di categoria. Un suo vecchio allenatore dell’epoca, in un'intervista al Guardian, raccontò come un Eriksen 15enne tornò da un provino al Milan campione d’Europa. Gli chiesero come andò: «Lui rispose “bene, bello” poi prese un pallone e andò ad allenarsi da solo»".

A 16 anni arriva l'Ajax, dove matura a tutto tondo. "È Franco Baldini a portarlo al Tottenham nell’agosto del 2013 - ricorda il quotidiano romano -. Anche in questo caso Eriksen non ha ragionato solo sul blasone del club, ma sulle prospettive di crescita. Un anno più tardi sulla panchina degli Spurs arriva Pochettino ed Eriksen raggiunge la consacrazione definitiva. In Spagna se ne parlava al Real Madrid come erede di Luka Modric e, per certi versi, ricorda il croato. Quest’anno ha fatto anche panchina, ma i motivi sono noti. Va in scadenza a giungo e ha rifiutato le offerte di rinnovo del club, che proponeva un ritocco fino a 5 milioni di euro netti dai 3,1 più bonus attuali. Ma la scelta di cambiare aria non è dovuta solo ai soldi. Una nuova sfida. Un’avventura che lo porterà a San Siro, in Serie A, 13 anni dopo quel provino al Milan".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 17 gennaio 2020 alle 08:57 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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