ONANA 6 - Un'uscita a vuoto su Giroud rischia di costare cara, per fortuna Darmian è al posto giusto e allontana la minaccia. Diaz lo grazia clamorosamente ma lui è bravo ad andare giù subito e a bloccare un rigore in movimento. Il grosso del lavoro è nella costruzione dal basso o nei rilanci lunghi.

DARMIAN 6,5 - Ha un compito chiaro e lineare: impedire a Leao di andar via in velocità. Per questo va a prenderlo anche alto, onde evitare che possa girarsi verso la porta. Non è un caso se nel guizzo del primo tempo il portoghese approfitti di una sua caduta dopo un contrasto. Non abbassa mai il livello di concentrazione e salva Onana da un'uscita fuori tempo.

ACERBI 7 - Un guerriero, tiene a bada Giroud e non gli permette neanche di fare le sue proverbiali sponde, poi ha sempre in testa i tempi giusti per gli anticipi e intuisce al volo quando non è il caso di provarci. Un totem al centro della difesa, si carica con l'energia del Meazza.

BASTONI 7 - Di sciabola o di fioretto, è una garanzia. Dalle sue parti il Milan ha bisogno di una pedina extra (Diaz) per provare a uscire dal buio, ma non ce n'è proprio per nessuno. Ottimo nelle chiusure, sempre sereno nell'uscita del pallone con qualche lancio lungo ben indirizzato. Uomo in più quando la squadra sale con convinzione.

DUMFRIES 7 - Posseduto dallo spirito della Champions, sembra che gli abbiano fatto il lavaggio del cervello facendogli credere che Leao sia una minaccia per l'umanità e non solo per la sua squadra. Cattiveria agonistica che gli esce dalle orecchie, totale trasporto per il rispetto dei compiti. Granitico.

BARELLA 7 - Si sdoppia, a volte si triplica per coprire più zone di campo possibili. L'atteggiamento dell'Inter è conservativo, preferisce che siano gli avversari a fare la partita. E lui è tra coloro che cercano più spesso il blitz nella metà campo avversaria, senza rinunciare a grinta e qualità. Stravince il duello con Tonali e chiunque altro lo sfidi. Corre, corre e corre ancora. DALL'87' GAGLIARDINI SV.

CALHANOGLU 6,5 - Esegue pedissequamente le indicazioni di Inzaghi, tiene la posizione davanti alla difesa e fa filtro quando il Milan prova a imbucarsi centralmente. Pericolosissimo suo calci piazzati, si destreggia con qualità in situazioni di traffico a metà campo strappando applausi. 

MKHITARYAN 6 - Non è certo la partita che si aspettava, anche perché fatica più di una volta a tenere Diaz che parte dalla sua zona e al di là di qualche strappo palla al piede gli tocca tamponare prima che costruire. Rischia grosso quando perde il contrasto con Tonali che porta lo spagnolo a sprecare una palla gol colossale. Poi, disdetta, alza bandiera bianca per un guaio muscolare. DAL 43' BROZOVIC 6,5 - Entra prima rispetto al piano partita, perché Mkhitaryan si fa male. Impiega un po' a prendere le misure della partita, ma la sua flemma è pura dopamina per i compagni.

DIMARCO 6,5 - Tanta pulizia nelle sue giocate palla al piede, si propone quando Calabria stringe troppo ma come al solito invece di provare l'uno contro uno la mete subito in mezzo. Principale valvola di sfogo per Onana in costruzione, dialoga bene con i compagni per saltare il pressing. DAL 66' GOSENS 6 - C'è da badare al sodo e nessuno come il tedesco riesce a farlo. Controlla le velleità prima di Messias e poi di Salemaekers, partecipando anche all'azione un po' confusa del gol di Lautaro.

MARTINEZ 7,5 - Il gol è solo la ciliegina di una torta che cucina con calma, un po' alla volta, agendo da primo difensore della sua squadra, infilandosi tra le linee e proteggendo, con ogni mezzo lecito, ogni pallone per farvrespi4are i compagni. Tecnicamente porta a scuola tutti, questa è la sua dimensione reale. E il popolo nerazzurro è ai suoi piedi. DALL'87' CORREA SV.

DZEKO 6,5 - Ancora una prestazione di livello europeo, più tatticamente che per produttività. Svaria su tutto il fronte costringendo a turno Thiaw e Tomori a seguirlo, senza tuttavia anticiparlo mai e abbattendolo se necessario. Un mistero come Maignan gli abbia negato la gioia del gol di testa. DAL 66' LUKAKU 6,5 - Solo con l'assist a Lautaro legittima la mezz'oretta scarsa che gli viene concessa. Spallate a iosa, è un piacere vederlo puntare avversari spaventati.

ALL. INZAGHI 8 - In barba a chi dà giorni suggeriva al Milan come affrontare l'impegno per realizzare l'impresa, lui prepara il ritorno con la serenità dei forti: squadra bassa, pronta a ripartire, zero spazio concesso allo spauracchio Leao. E il gol che arriva quasi in modo naturale. Nel confronto tra le panchine non c'è stata storia.



MILAN: Maignan 6, Calabria 5,5, Thiaw 6 (dal 64' Kalulu 5,5), Tomori 5,5, Hernandez 5,5, Krunic 5, Tonali 6, Messias 5,5 (dal 76' Salemaekers sv), Diaz 5,5 (dal 76' Origi sv), Leao 5,5, Giroud 5. All. Pioli 5,5



ARBITRO: TURPIN 5 - Le perplessità della vigilia hanno trovato conferma in campo. Non per questioni nazionalistiche, bensì per la mediocrità di un direttore di gara che a certi livelli non può essere coinvolto. Legittima calci e botte senza estrarre mai un cartellino giallo ed è un atteggiamento che non può essere giustificato da un metro all'inglese.
ASSISTENTI: Danos 6 - Pages 6
VAR: Brisard 6

Sezione: Pagelle / Data: Mar 16 maggio 2023 alle 22:55
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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