Stasera Josè Mourinho lo manderà in campo per la sua 139esima gara consecutiva in maglia nerazzurra, un record difficilmente eguagliabile raggiunto da un 36enne con il fisico di un ragazzino, se non addirittura migliore. Javier Zanetti ormai fa rima con storia in casa Inter, il trattore nerazzurro stasera contro il Catania sarà in campo dunque per la 139esima partita consecutiva tra campionato e coppe, e sempre con elevati rendimenti (la striscia è iniziata il 28 ottobre 2006, Milan-Inter 3-4). Lui stesso prova a spiegare il segreto del suo successo: "Serve fortuna però anche, oltre che dedizione al lavoro. Basterebbe qualche grado di febbre per metterti k.o., ma così non è stato. Io poi in allenamento do sempre il massimo, come se fosse una finale di Champions League. Basti pensare che mi sono allenato in Argentina persino il giorno del mio matrimonio, mia moglie però mi ha conosciuto e mi ha preso così come sono...". Con la partita di oggi, tra l'altro, il Capitano raggiunge le 476 presenze in campionato di un altro storico giocatore nerazzurro, Giacinto Facchetti: "Per me è un onore, raggiungo una leggenda, un punto di riferimento per me."

Ogni allenamento come una finale di Champions League, anche se la vera competizione è per il momento avara di soddisfazioni in casa Inter: "Non è una questione psicologica, è solo una competizione molto diversa dove anche solo un piccolo errore ti mette fuori gioco. Ma tranquilli, non usciremo dal girone...". C'è però un campionato da conquistare oltre alla Champions League e Zanetti ci tiene particolarmente: "Il quinto titolo consecutivo significherebbe leggenda, e a volte mi sembra che non venga dato il giusto peso a una squadra che in Italia, da anni, lascia solo le briciole agli altri".

Sezione: News / Data: Sab 24 ottobre 2009 alle 11:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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