Il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti ha esternato la propria opinione circa il match di San Siro contro il Crotone anche alla Rai: "Sono il responsabile in prima persona di quel che combina la squadra, non ci sono alibi che si possa andare a sostenere. Credo sia fuori di dubbio che siamo in difficoltà, perché non riusciamo a sviluppare occasioni da rete. Allo stesso tempo se ci capitano due-tre occasioni al limite dell'area di rigore prendiamo gol. Siamo un po' deboli dal punto di vista della gestione dei momenti".

Quale responsabilità sente di avere?
"Io ho tutte le responsabilità, sono quello che ha scelto i giocatori, che li manda in campo, che li gestisce. Se la squadra poteva fare di più, è segno che il mio modo di gestire li ha un po' frenati. Se la squadra non può fare di più, la responsabilità è sempre mia perché sono io che ho scelto questi giocatori".

Come spiega la crisi dei due esterni d'attacco?
"Sono state le nostre soluzioni per diverse partite, adesso viene a mancare il solito apporto e diventa più facile prenderli di mira. Però ce ne sono anche altri di giocatori che sono sotto livelli e che anche stasera hanno giocato una partita timida. Per ambire a una classifica importante non ci si può aggrappare ad una singola giocata o ad un giocatore solo".

Come giudica lo stato psicologico della squadra?
"Vedo una testa abbastanza debole in linea generale. La testa è quella che spesso, nei momenti dove ti mancano euforia ed entusiasmo, ti crea più difficoltà. Dipende tutto da quanta forza mentale hai".

Perché non schierare Rafinha dal 1'?
"Non ha ancora la condizione di poter giocare tutta la partita. Soprattutto in questo momento, lui è un giocatore che può darci una mano. Ha uno spessore e un livello di personalità importante, sa andare in giro per il rettangolo e prendere continue notizie da quello che è la partita".

Sezione: News / Data: Sab 03 febbraio 2018 alle 23:55
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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