Divise una rivalità ultrasecolare, ma in un momento storico che le vede più vicine che mai. Così il quotidiano La Repubblica dipinge Inter e Juventus a due giorni dalla grande sfida dell'Allianz Stadium. "Sostanzialmente, la ruota ha iniziato a girare da quando l'Inter è diventata proprietà di Suning, e a Milano è arrivato Steven Zhang, che deve ancora compiere 27 anni ma già da due stagioni è di fatto al comando del club nerazzurro, di cui è diventato presidente lo scorso 26 ottobre. I suoi rapporti con Andrea Agnelli si sono fatti via via più stretti, sia perché la nuova Inter ha guardato alla Juventus come a un modello vincente a cui ispirarsi, sia perché ormai i club italiani di vertice sono destinati a fare cartello e alleanze in un'ottica europea, perché è con l'Europa che si compete: ormai si è capito che l'élite del calcio va in direzione della Superlega o come la vorranno chiamare, quindi come club italiani conviene avere strategie comuni e visioni condivise sul piano commerciale e politico, mica rimanere separati da rivalità antiche e ormai antiquate, che servono solo a indebolirsi, a fare i capponi di Renzo. E' in questa ottica di diverse visioni che, ad esempio, si registra il passaggio pressoché indolore o addirittura apparso naturale di Beppe Marotta dalla dirigenza juventina a quella interista (imminente l'annuncio ufficiale)".

Dagli anni Sessanta agli anni Novanta, passando per Calciopoli e il Triplete fino all'attuale dominio bianconero al cospetto di un'Inter che dopo un periodo di difficoltà ora prova a riemergere: "Anche allacciando buoni rapporti con la vecchia nemica, perché in fondo ispirarsi a chi è migliore di te non è per forza una cattiva idea. Non almeno in questo calcio italiano ancora così debole nei confronti dell'Europa. Meglio stringersi a coorte, e fare fronte comune. Tra nemiche per la pelle, poi, ci si conosce così bene".

Sezione: News / Data: Mer 05 dicembre 2018 alle 12:36
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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