Tre partite ufficiali, altrettante vittorie e zero gol subiti. Il confortante bilancio di questa primissima parte di stagione rallegra e aiuta la squadra a lavorare con serenità per migliorare ancora. Nella trasferta siciliana, la difesa nerazzurra è stata impegnata dagli attacchi catanesi soprattutto nei primi trenta- trentacinque minuti. Al centro della retroguardia si è disimpegnato un buon Ranocchia, ai suoi lati bene anche Campagnaro mentre Juan Jesus ha ballato un po’ di tango causa Leto- Bergessio ma il reparto, nel complesso, ha tenuto senza grosse sbavature.

Nella prima parte di gara il 23 nerazzurro si è dedicato con profitto a presidiare la zona centrale dell’area di rigore. Bergessio, l’avversario diretto, per trovare spazi si è dovuto spesso allargare sugli esterni, girando di fatto abbastanza alla larga da Andrea.

Ranocchia nei 94’ di gara ha giocato 38 palloni con ben 29 passaggi utili, trasmettendo a tutta la squadra, con le sue giocate, una sensazione di sicurezza. Se a inizio partita era soprattutto Cambiasso ad abbassarsi e  avviare l’azione interista, col passare dei minuti è stato il centrale umbro a dettare i ritmi di gioco dalla retroguardia con maggiore continuità.

Il primo intervento difensivo che l’ha visto direttamente impegnato è arrivato al 24’ quando l’ex barese è stato bravissimo a chiudere in spaccata su Izco, pronto alla conclusione da fuori area. In totale Ranocchia ha recuperato 4 palloni dai piedi degli avversari, rigiocati poi in modo pulito e preciso.

Il ragazzo classe ’88 ha optato raramente per i lanci lunghi, appena due, uno dei quali sballato. Poche anche le occasioni nelle quali è stato impegnato nel gioco aereo, nonostante il Catania abbia inserito a gara in corso i chili e centimetri di Maxi Lopez. L’Inter, inoltre, ha sofferto molto poco le palle inattive catanesi. Situazioni in cui, di solito, Legrottaglie e Spolli diventano pericoli per le difese avversarie.

Nella ripresa Ranocchia ha sbrogliato un paio di situazioni intricate, allargandosi sul centro- sinistra per aiutare la coppia Juan Jesus- Nagatomo e chiudere con puntualità su Bergessio.

Occasione rossazzurra al 69’: cross di Doukara, sulla prima respinta di Handanovic, il giocatore nato ad Assisi è intervenuto in scivolata per evitare l’angolo appoggiando sulla fascia mancina. La sfera è però tornata tra i piedi di Doukara che ha riproposto un traversone insidioso, smanacciato dal portiere interista.

Nel finale di partita il difensore nerazzurro, arrivato a Milano nel gennaio 2011, ha effettuato due interventi precisi e puliti su Bergessio, il primo con una perfetta diagonale e il secondo giocando col fisico e prendendosi un fallo nella propria area. Più che discreta, quindi, la prova di Ranocchia in terra etnea: la squadra l’ha aiutato, scoprendo pochissimo il fianco alle ripartenze di Maran (orfane, va detto, della qualità di Gomez e Barrientos) e il centrale si è disimpegnato con calma e personalità.

Sezione: News / Data: Mar 03 settembre 2013 alle 14:40
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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