Nel suo spazio sul Guerin Sportivo di questo mese, il noto giornalista Gianni Mura elogia la figura di Esteban Cambiasso. Consigliando alla dirigenza nerazzurra di pensarci più di una volta prima di liberarsi del Cuchu: "Chi dice che è vecchio si ricordi che ha un anno in meno di Andrea Pirlo, e non risulta che Pirlo sia messo in discussione, né alla Juventus né in Nazionale. (...) Giocatori come Cambiasso sono chiamati allenatori in campo, per il senso del collettivo, dote sempre più rara. Lui dice: 'Il prossimo anno giocherò ancora'. E io gli credo: un buon professionista sa sempre quando è il momento di staccare, e quindi, secondo me, sta a lui decidere ed eventualmente annunciare lo stop".

A chi rimprovera a Cambiasso di non correre più come fino a qualche anno fa, Mura replica: "A questo serve l'esperienza: a prevedere il gioco, a saper scegliere la linea d'intercettazione. Ogni squadra che si rispetti deve avere un punto di riferimento in mezzo al campo e oggi (e domani) nell'Inter non può essere che Cambiasso. Non ancora Mateo Kovacic, che pure ha dei numeri. Non è a Cambiasso che va chiesto un supplemento di corsa, semmai a chi gli sta a fianco, e sono ancora stupito per la rinuncia dell'Inter ad Andrea Poli. Dico domani intendendo l'immediato futuro, non a lungo termine. Ogni giorno salta fuori il nome di un regista, da Casemiro a Granit Xhaka, da acclimatare in campo e fuori. In questo senso, penso che Cambiasso possa ricoprire con successo un altro ruolo: quello di chioccia. Lo scrivo senza sapere quanto abbia voglia di spendere Erick Thohir e nemmeno quanto spenderà. All'Inter non resterà molto del gruppo storico del Triplete. Ed è fondamentale che qualcuno resti, qualche glorioso resti, qualche glorioso mattone su cui edificare una nuova Inter. E sui mattoni, sul cemento dello spirito di gruppo, sulla messa in sicurezza delle fondamenta, Esteban Cambiasso potrebbe scrivere un libro e non escludo che lo faccia. Ma solo dopo aver deciso, da sé, quando sarà il tempo". 

 

Sezione: News / Data: Gio 10 aprile 2014 alle 12:56
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print