Intervistato da ESPN, Paolo Montero, ex difensore della Juventus, racconta cosa significava per lui la sfida contro l'Inter, specie nel particolare momento storico nel quale l'uruguayano ha giocato in Serie A: "Sono stato fortunato. A quel tempo il calcio italiano aveva il meglio del mondo in quelle che venivano chiamate le sette sorelle: Juve, Inter, Milan, Roma, Lazio, Parma e Fiorentina. C'erano i migliori sudamericani ed europei. Al Real Madrid c'erano personaggi come Hierro, Raúl o Fernando Redondo, in Inghilterra c'erano giocatori come Eric Cantona. Ma la maggior parte dei protagonisti dell'epoca militava in Serie A. Ai miei tempi Juventus-Inter era come vedere Barcellona-Real Madrid ai tempi di José Mourinho e Pep Guardiola. Anche nell'ultimo angolo della Cina si vedeva quella partita, e a quei tempi i migliori al mondo erano Ronaldo e Zinedine Zidane".

Alla domanda su quale squadra Juve-Inter ricorda di più, Montero ha risposto in maniera singolare citando quello d'andata della stagione 1997-1998. "Uno che abbiamo perso 1-0. Andai col gomito su Ronaldo dopo che mi fece una finta, quindi mi ha detto: 'Non picchiarmi'. Col tempo l'ho conosciuto ed è una brava persona. Nella ripresa mi ha superato, quando mi sono alzato è andato via, ha messo in mezzo ed è arrivato il gol di Youri Djorkaeff. Non meritavamo di perdere, ci hanno segnato il gol a poco dalla fine. Questo è il match che mi è rimasto impresso per sempre. Il calcione più duro mai rifilato? Ne ricordo uno ad Obafemi Martins, un giocatore velocissimo".

Sezione: News / Data: Sab 02 aprile 2022 alle 22:37
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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