Andrea Mandorlini è pronto a un'altra stagione nell'Hellas Verona per continuare a stupire, anche senza Iturbe, Romulo e Jorginho. Ecco un piccolo stralco dell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport

Lei punta molto sul rapporto umano con i suoi calciatori. 
"Sì e questo me lo hanno trasmesso due allenatori che ho avuto. Il primo Mazzone, uno molto diretto, anche duro, se necessario. Mi rendo conto che mi avvicino molto a lui. E poi Trapattoni. Due tecnici che mi hanno dato molto. Cerco di riproporre il loro modo di gestire. Che poi è il mio modo d’essere. Molto diretto, pochi fronzoli e poche chiacchiere". 
 
Quest’anno chi vincerà lo scudetto? 
"Io credo che in linea di massima i valori sono sempre quelli. La Roma si è avvicinata molto alla Juve, che ha ancora un leggero vantaggio. L’Inter e il Napoli potranno fare meglio, mi aspetto molto dall’Inter, che è sempre nel mio cuore. Poi ci sono tante altre squadre, compresa la mia, per le quali la cosa fondamentale è quella di non essere invischiate nella lotta per la retrocessione. Noi proveremo a fare meglio dello scorso anno, ma 54 punti è un traguardo molto alto. Abbiamo dato tanto ai nostri tifosi. Abbiamo valorizzato giocatori importanti, ma non possiamo pensare di tenerli. La gente qui vive ancora il ricordo dello scudetto dell’84, ma ripetere quella impresa è quasi impossibile. E’ qualcosa di unico e improponibile". 
 

Sezione: News / Data: Ven 08 agosto 2014 alle 11:48 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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