Nelle ultime ore, alla società F.C. Internazionale sarebbe arrivata una lettera da parte di un tifoso vip molto importante, che però avrebbe preferito rimanere nell'anonimato. Il suddetto sostenitore avrebbe espresso una lunga e durissima critica nei confronti di Massimo Moratti, dimessosi giovedì dalla carica di presidente onorario del club. FcInterNews.it è riuscita ad entrare in possesso della missiva, che sarebbe al momento al vaglio della stessa società, e vi propone il contenuto.
"Moratti mi ha deluso, al punto che non riesco a capire se il suo era vero amore per l’Inter o solo voglia di apparire. Mi son preso qualche giorno di tempo prima di scrivere anche per capire cosa fosse successo, per capire se davvero ci fosse qualcosa in più della semplice offesa per le parole di Mazzarri e se ne fosse valsa la pena e credetemi, non c’era bisogno di una simile bambinata. Moratti ha dato l’Inter in pasto ai detrattori, ha fatto si che tutti i giornali parlassero di crisi, con conseguente destabilizzazione della squadra, ha fatto si che il rapporto già incrinato tra Mazzarri ed i tifosi arrivasse ad una frattura insanabile, con tutto ciò che ne conseguirà sulle motivazioni del mister, ha fatto si che tanti esponenti anti Inter mettessero in dubbio la voglia e le ambizioni di Thohir, fornendo continue boiate su come l’Indonesiano abbia messo spalle al muro il buon Massimo. Tante, se ne sono sentite tantissime di idiozie in queste ore, un teatrino anti Inter creato proprio dall’ex Presidente, a cui evidentemente mancava far parlare di se. Ma analizziamo insieme i motivi che “apparentemente” hanno portato Moratti a sbottare: l’ex Presidente (grandissimo per carità, il merito del Triplete è suo) non è stato mai capace di adattarsi ai tempi che cambiano, fissato com’era su uno stile dirigenziale che andava bene ai tempi del padre Angelo, ma non nel 2014 dove un club è diventato un’industria che deve mantenersi sempre in attivo. Come ogni capo d’industria ottocentesca Moratti ha pensato bene di circondarsi di uomini fidati, parenti, amici ed amici di amici, giocatori storici che avessero nell’animo l’Interismo, che amassero la maglia e rappresentassero al meglio lo stile nerazzurro. Per quanto sia romantica come cosa, è un errore già fatto da Fraizzoli nel post Allodi che mise l’Inter in condizione di vincere solo 2 scudetti in 36 anni, non dimentichiamolo mai (Mentre la Juve, che si era circondata di dirigenti di primo livello ed osservatori di fama mondiale, vinceva continuamente). Thohir ha semplicemente snellito lo staff dirigenziale eliminando gli esuberi e prendendo gente serissima e preparatissima, che ha già vinto altrove e fatto le fortune di club leggendari come il Manchester United, ha spiegato a Moratti che un grande club è tale solo se ha alle spalle una grande dirigenza, a prescindere dai giocatori in campo, e non c’è spazio per gli uomini di fiducia, non in un club serio e vincente, le tradizioni non contano più nulla.
Un altro motivo di rottura con Thohir secondo varie fonti sarebbe stato il relegare ai margini la sua figura non prendendo minimamente in considerazione i suoi consigli. C’è chi ha scritto che un primo motivo di attrito tra i due conciliò con la nuova maglia, troppo poco Interista. Sarà anche vero, ma intanto ha fruttato vendite, quelle che l’Inter non ha mai visto a grandi livelli, essendo fuori anche dalla top 20 Europea per magliette vendute, questa sta andando benissimo all’estero, quindi ben venga, è ora di accantonare il lato romantico del calcio, quello non esiste più, a meno di accontentarsi di essere la seconda squadra di Milano ed il nuovo Torino, squadra che lotta per salvarsi ma con una tradizione ed una storia fuori dal comune, privo però di trofei da 40 anni. E poi c’è il motivo più patetico che la storia del calcio ricordi: la risposta distaccata di Mazzarri che a detta di molti è stata scortese ed esagerata (!!). Ma adesso chiedo a tutti voi: ma un allenatore che è già ai ferri corti con il pubblico, che ha accettato di allenare un club disastrato economicamente, con tutti gli arbitri contro e con giocatori giovani e non di primo livello, che nonostante tutto sta provando in tutti i modi di raddrizzare la situazione, qualora si senta attaccato da qualcuno che con le sue parole l’ha letteralmente sminuito agli occhi di tutta Italia e destabilizzato l’ambiente cosa dovrebbe dire? “Si, merito l’esonero, Moratti ha ragione”? Che poi dire di non aver tempo per una polemica pietosa come questa vorrebbe dire mancare di rispetto? Mistero. Infine, si dice che l’addio è dipeso dalle parole di Bolingbroke secondo cui avrebbe offeso Moratti per aver detto che la nuova dirigenza sta lavorando duramente per sopperire al disastro economico della vecchia gestione e soprattutto perchè gli ha spiegato che un allenatore che ha la fiducia piena del Presidente effettivo (e non onorario) non dovrebbe essere attaccato.
Sono così sbagliate le parole di Bolingbroke? Vogliamo dire che non è vero che il debito accumulato da Moratti è immenso? Vogliamo dire che non è vero che una società seria non destabilizza così l’allenatore e la squadra con dichiarazioni inutili e senza senso? In un’industria che funziona remano tutti nella stessa direzione e poi a fine anno si fanno i conti, non ci si scanna a ripetizione o peggio ancora, si caccia qualcuno a corso d’opera. In 18 anni questa politica ha fatto si che l’Inter buttasse stagioni che potevano anche diventare vincenti con un po’ di fiducia nei riguardi del mister di turno (vedasi Simoni) e questo Thohir lo sa. La verità è che Moratti non ha mai assicurato un peso politico adeguato ai nerazzurri, ed infatti l’Inter è talmente bersagliata dai direttori di gara che Erick ha dovuto inventarsi l’addetto agli arbitri, è talmente poco considerata in Lega che le proteste arbitrali sono derise dai vertici (mentre con Juve e Milan tremano), non si è mai curato dell’importanza di un buon potere mediatico (basti vedere le polemiche che si son susseguite dopo questo addio preventivato, una vera e propria destabilizzazione che non sarebbe mai nata se avesse riguardato Juve e Milan); se l’Inter subisce un errore arbitrale i giornali parlano di un club che non sa accettare le sconfitte, se lo subisce la Roma o il Milan metà dei giornali ne parlano per settimane inneggiando allo scandalo, e se l’errore arbitrale è a favore della Juve l’altra metà dei giornali appoggia e difende i bianconeri (che furbamente si sono tutelati con Tuttosport e rilevando molte quote della Gazzetta dello sport, ma parliamo di un club che ha sempre avuto una dirigenza di primo livello). Non ha mai capito quanto sia importante in momenti di crisi lasciar lavorare l’allenatore onde evitare che tifosi e squadra si coalizzi contro di lui, con tutte le conseguenze che porta, non ha mai capito quanto sia importante avere un club che si auto finanzi da solo, come accade a Madrid e Barcellona, ed ora, mentre le altre continuano a fatturare, l’Inter arranca e sarà in transizione per almeno altri 10 anni.
Ma soprattutto Moratti non sarà mai perdonabile per come ha permesso a Moggi e tutto l’ambiente Juve di schernire lo scudetto vinto a tavolino e la figura di Facchetti con i suoi silenzi. Stasera, alle parole di Agnelli sull’addio di Moratti, il quale come al solito ha accusato l’Inter di essere degli accattoni (“A Moratti va riconosciuto un grande amore per l’Inter, talmente forte da avergli fatto accettare una cosa un po’ folle, come lo scudetto che non ha vinto”), Thohir, da grande uomo qual è, risponde così: (con il testo del comunicato diramato ieri sera).
Come dovrebbe esprimersi un grande Presidente che ha a cuore la sua creatura, non baciando ed abbracciando chi ha fatto di tutto per far passare il mondo nerazzurro come ladro e accattone, non silenziando su chi accusava un morto, nonchè bandiera di fare magheggi, non destabilizzando l’intero ambiente con parole che era meglio non dire, non in questo momento storico. Moratti, se questo è amore per l’Inter...".
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