Per avere una squadra vincente c'è bisogno dei giocatori di talento, di quelli capaci di piazzare la giocata decisiva quando il pallone diventa più pesante, nel momento topico di una partita e di una stagione. Ma i colpi dei singoli non bastano, se nell'amalgama non vengono inseriti altri ingredienti altrettanto importanti: la capacità di farsi trovare pronti al momento del bisogno, la voglia di sacrificarsi per il compagno e il saper lavorare nell'ombra, lontani dalle luci dei riflettori. Nei suoi quasi tre anni di Inter, Niccolò Corrado sta dimostrando di essere il profilo ideale per ogni allenatore, il ragazzo pronto a rispondere ad ogni chiamata e disposto a tutto pur di fare la sua parte in un contesto vincente.

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Già, perché in nerazzurro di trofei Niccolò ne ha già alzati cinque. Arrivato dal Prato nel 2016, trampolino di lancio sotto la guida di mister Cristiano Zanetti dopo gli inizi con la maglia dello Scandicci, Corrado ha conquistato scudetto e Supercoppa Under 17 al primo anno a Milano, prima di fare l'en-plein con il salto in Primavera. Una prima stagione trionfale agli ordini di mister Vecchi, con un mini Triplete da sogno: altra Supercoppa, Viareggio e di nuovo scudetto, per arricchire ulteriormente una bacheca personale già piena di medaglie. Una scalata che il terzino classe 2000 ha affrontato sempre con i piedi per terra, senza mai perdere quella umiltà che lo ha accompagnato nel salto da una realtà di provincia a quella di un grande club come l'Inter.

Nato come esterno d'attacco, Corrado si è trasformato in laterale difensivo grazie all'intuizione di mister Benesperi, che intuì come le sue qualità tecniche e atletiche avrebbero potuto essere esaltate con l'abbassamento del raggio d'azione del ragazzo. Il mancino educato, unito ad una struttura muscolare che lo avrebbe reso un eccellente profilo per l'atletica leggera, lo rendono un terzino moderno, capace di spingere con grande intensità e di rendersi sempre pericoloso in appoggio alla fase offensiva. Dopo un primo anno di adattamento, è riuscito a imporsi come uno dei titolari inamovibili dell'undici di mister Madonna: sono trenta le presenze complessive stagionali, condite da due gol e dalla convocazione per la fase élite di qualificazione all'Europeo Under 19, che lo ha visto protagonista nei match giocati contro Ucraina e Serbia. Una crescita resa possibile dalla grande applicazione mostrata da Niccolò in ogni allenamento, come confermato dal tecnico della Primavera nerazzurra: "È il ragazzo che mi ha colpito di più per come è migliorato e per la capacità di lavorare sui suoi limiti. Credo possa diventare la dimostrazione che, pur senza il talento tecnico di Messi o di altri grandi campioni, si possa fare strada e costruirsi un futuro interessante con la voglia e la determinazione", dice di lui mister Armando Madonna. Corrado incassa e guarda avanti: c'è un finale di stagione tutto da vivere, per prepararsi al salto tra i grandi e, magari, aggiungere un altro trofeo alla sua già ricchissima collezione.

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Sezione: News / Data: Mer 15 maggio 2019 alle 14:00
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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