Jakub Jankto è stato accostato negli ultimi mesi a molte big, tra cui l'Inter. Ma lui non ci pensa e a Tuttosport dice: "Vivo il presente e non sto a sentire ciò che al di fuori dell'Udinese si dice di me. Ora penso al San Paolo, alla sfida con il Napoli, il nostro prossimo avversario. Sarà durissima ma proveremo ugualmente a portare a casa un risultato positivo". 

Un gol alla Juve, uno all'Inter: lei sa come "trattare" le big... 
"Spero di diventare un killer di grandi squadre. I gol vanno sempre bene, a prescindere da chi è il tuo avversario. L'importante però è che poi arrivino anche i punti. Contro la Juve non è successo. Devo dire però che quel gol per me ha significato tantissimo, non sapevo più cosa fare dopo la rete tanto era la gioia. Purtroppo non è bastato per un risultato positivo". 
 
Il futuro di Jankto sarà ancora a Udine? 
"Presto per parlarne e per fare altri discorsi. La Juve? Da bambino seguivo la Juventus in Italia, non solo per Nedved che resta un mito ma perché mio padre era un fan bianconero. Seguivamo molto il calcio estero, in Inghilterra tifavo Arsenal e in patria lo Slavia Praga dove poi ho fatto tutta la trafila nelle giovanili. Comunque per quel che riguarda il futuro a lunga scadenza non mi vedo per sempre in Italia. Mi piacerebbe provare altre esperienze, magari in Premier o nella Liga. Sono molto curioso e ho tanta voglia di conoscere nuove cose". 
 
Giovane e forte, proprio come Schick della Samp... 
"Conosco benissimo Patrik. Garantisco: è un fenomeno. E' un attaccante completo, rapido, tecnicamente eccezionale, tanta roba insomma. In Repubblica Ceca è molto seguito. Ci sentiamo spesso per telefono e nei ritiri dell'Under 21 dividiamo la stessa camera d'albergo. Ma io l'ho conosciuto prima del calcio, giravamo insieme a Praga per fare ciò che i ragazzi della nostra età fanno, divertirsi". 

Sezione: News / Data: Mer 12 aprile 2017 alle 11:25 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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