"Le chiamate da parte degli allenatori per il Var? Sarebbe un gravissimo errore". Ne è sicuro il presidente della Figc Gabriele Gravina, intervistato da Il Mattino sulla la possibilità di introdurre due chiamate Var a partita per i tecnici: "Negli altri sport se ci sono due chiamate ci sono quelle e basta. In una partita di calcio si vede tutto al Var. Le regole ci sono, ma vanno applicate e in maniera uniforme. Per questo è partita la sperimentazione in Serie B, anche per allenare meglio i giovani arbitri" ha aggiunto.

"Il vertice del 19 novembre con arbitri, società e giocatori sarà uno spartiacque - ha continuato il numero uno della Figc -. Al mondo del calcio vogliamo dare trasparenza. Sento tante imprecisioni nelle interpretazione di come devono essere applicate le norme. E allora con Rizzoli e Nicchi stiamo pensando di rendere visibili subito gli episodi più importanti e rilevanti della giornata sportiva, con una spiegazione tecnica. È il passo necessario per spiegare anche meglio il regolamento. E magari fare autocritica, se è il caso: non abbiamo paura di ammettere eventuali errori".

Gravina analizza poi le polemiche legate al fallo di mano: "La regola l’ho capita benissimo. La regola sul fallo di mano era prima a libera discrezionalità dell’arbitro sulla volontarietà. Ora c’è elemento oggettivo: se aumenta il volume è rigore. Se mi piace? Non tanto. Ma questo è un altro discorso. La norma è troppo limitativa della fantasia e della gestualità dell’atleta: lo ingessa troppo, lo rende poco estroso, gli impedisce di fare movimenti naturali. Però capisco l’esigenza oggettiva di avere un riferimento da applicare", ha poi concluso il presidente della Figc. 

Sezione: News / Data: Ven 08 novembre 2019 alle 13:13 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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