Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, intervenuto ai microfoni di TMW Radio dopo il rinvio di diverse gare per l’allarme Coronavirus, ha spiegato la differenza tra la Lega Pro e la Serie A e le difficoltà riscontate per la massima competizione italiana: “Siamo in una situazione di particolare complicazione dal punto di vista delle vicende. La salute viene prima di tutto e lo sport deve fare un passo indietro sul piano dell’organizzazione e lo dico io che sono un presidente di lega. Non bisogna né sottovalutare l’avvenimento né propagare la paura". 

"Porte chiuse? Abbiamo deciso di riorganizzare il campionato nelle finestre aperte perché vogliamo giocare con il pubblico per dare due ore di felicità in un momento complesso, perché il calcio senza pubblico non ha senso e infine perché il trend positivo che abbiamo registrato nel girone d’andata si mantenga nonostante queste difficoltà. Salvo sorprese che non ci auguriamo puntiamo a non disputare gare a porte chiude. Se ci sarà un centimetro di possibilità di giocare a porte aperte noi lo faremo”.

Nelle altre leghe la situazione è però diversa.
“La Serie A si trova nella situazione più delicata perché ha le coppe europee da disputare, con l’Inter che giocherà giovedì a porte chiuse perché se dovesse saltare quella sfida ci sarebbero ripercussioni internazionali, perché devono coordinarsi con le altre realtà internazionali. Il secondo elemento è che i giocatori delle squadre di Serie A dovranno essere dati entro una data improrogabile alle nazionali che disputeranno gli Europei. Noi, come Serie C, possiamo anche allungarci e giocare durante il periodo degli Europei, magari non incocciando con l’Italia, ma per la Serie A questo è impossibile. Stiamo provando a far funzionare una macchina che dà lustro al paese e che può portare un po' di serenità e tranquillità”.

Potrebbe esserci una proroga allo stato d’emergenza che vada oltre l’uno marzo?
“Difficile dirlo anche se mi auguro che dopo quella data si possa tornare a giocare a porte aperte iniziando da una grande sfida come Juve-Inter. Però bisogna aspettare l’evolversi della situazione e aspettare eventuali ulteriori provvedimenti. Giocare a porte aperte già da lunedì 2 sarebbe come festeggiare nuovamente Natale”.

Sezione: News / Data: Lun 24 febbraio 2020 alle 19:29
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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