Luigi Garlando, editorialista de La Gazzetta dello Sport, attraverso le colonne della rosea analizza il tonfo nerazzurro contro l’Udinese: “Mancini presenta un’Inter di qualità, più logica delle precedenti (Kovacic trequartista), gioca a buon ritmo, va in vantaggio, domina, San Siro applaude: sembra finito l’incubo dei fischi e delle figuracce di Mazzarri. Invece di colpo la squadra implode e l’ex amico Stramaccioni, a capo di una banda assatanata in maglia bianconera, espugna il Meazza come fosse uno Stadium. Da film. Nell’era dei 3 punti mai l’Inter si era trovata a -18 dalla vetta dopo 14 partite. Molto più vicina la zona salvezza: 7. Sulla testa dei nerazzurri, oltre a Stramaccioni, ci sono altri due ex: Gasperini, carnefice del Milan, e Benitez. Tre ottimi allenatori triturati ad Appiano. Più che una coincidenza, un monumento allo sperpero e alla sciagurata programmazione del dopo-Triplete. Mancini ha poche colpe. Deve trascinare l’Inter vestita da Mazzarri, un guardaroba provinciale che non gli appartiene affatto: piedi grezzi e nessun esterno offensivo. Al prossimo mercato l’Inter non potrà più permettersi di sbagliare programmazione. Tempo scaduto”.

Sezione: News / Data: Lun 08 dicembre 2014 alle 11:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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