Intervenuto in diretta a Sky Sport 24, Luigi Garlando, nota firma della Gazzetta dello Sport, ha commentato così la situazione dell'Inter, tra i problemi a livello dirigenziale e qualche critica al capitano Icardi: "La squadra nerazzurra ha i giocatori, alcune individualità importanti, e partite come la vittoria sulla Juve o i 20' in cui ha disintegrato l'Atalanta mostrano che avrebbe dovuto lottare per lo scudetto, ma le manca la continuità. Un'Inter con l'anima di Bonucci avrebbe fatto molto meglio, invece è come un telefonino che ha poca autonomia di batteria. La carica la deve dare la società, l'allenatore e il capitano, e questi sono tre componenti in cui l'Inter a mio avviso non è attrezzata bene. Le parole e l'atteggiamento di Icardi su Pioli sono abbastanza pesanti: nel post-triplete c'è l'abitudine a consumare allenatori. Peraltro, quando gli è stato chiesto cosa dica ai suoi compagni da capitano, Icardi ha parlato di suggerimenti tecnici: è evidente che Maurito è in un ruolo sbagliato, non ha le doti per fare il trascinatore in campo. Questo per me è uno dei limiti dell'Inter, è un ragazzo di 23 anni forse inadeguato per questo ruolo. Centravanti si nasce, ma capitano si diventa con gli anni e con la stima che ti danno gli altri. La fascia è stata un bonus per il contratto, un capitano non nasce così. Gli manca la statura per aiutare una squadra che non è neanche protetta dalla dirigenza, la quale è stata assente in questi anni".

Altrettanto duro è il rilievo di Garlando a proposito della dirigenza nerazzurra e del trattamento riservato a Pioli: "Nell'Inter non sono riconoscibili alcune componenti dirigenziali: Ausilio voleva confermare Mancini ma gli è stato imposto De Boer, e così per i giocatori consigliati dai procuratori. Come avvenuto alla Roma con Monchi, occorre che una figura definita si occupi di tutto, e l'architetto Ausilio deve poterlo fare. A me dispiace per Pioli, ma è stato esposto troppo per le sconfitte e l'imagine guastata davanti ai giocatori: l'hanno compromesso troppo, come i predecessori. Mi fa specie come siano stati bruciati ottimi allenatori: abbiamo visto Gasperini cosa è capace di fare, e ricordiamo ancora figure situazioni quali quelle di Stramaccioni, Benitez. Qualcosa di buono sul mercato è stato fatto come ad esempio il colpo Gagliardini, una buona idea per attaccamento alla causa e perché è bravo e italiano; lo stesso Icardi è un grande acquisto. Ma occorre scegliere meglio i giocatori, non basta che palleggino bene come Gabigol: bisogna decidere in base a ben altre qualità".

Sezione: News / Data: Lun 24 aprile 2017 alle 15:49
Autore: Antonello Mastronardi / Twitter: @f_antomas
vedi letture
Print