Durante il programma 'Taca La Marca' in onda su Radio Musica Television, è intervenuto Arturo Di Napoli, ex attaccante di Inter, Napoli e Messina, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi: "La ripartenza è un bene per tutti, ovviamente con la massima sicurezza. Il calcio è mancato a chiunque, questo è un modo per distrarre la gente dai problemi che la società sta affrontando".

Napoli-Inter di Coppa Italia: "È complicato visto che l'inattività ha lasciato un segno importante. È come se fosse la prima partita di campionato, credo che ci saranno molte sorprese ed anche le piccole squadre potranno togliersi delle soddisfazioni. Aspetto questa partita con ansia, l'Inter ha qualcosa in più degli azzurri, ma la squadra di Gattuso è riuscita a superare un momento difficilissimo e vuole tornare in campo per mostrare i suoi progressi".

Il futuro di Lautaro: "L'obiettivo dell'Inter è trattenere i big, visto che si vuole competere anche a livello internazionale. I numeri parlano chiaro e Lautaro andrà via solo se il Barcellona pagherà la clausola, se così fosse lo cederei di corsa nonostante le sue grandissime qualità. Parliamo di cifre importanti che si possono reinvestire sul mercato".

Il rimpianto: "L'Inter è stata la squadra che mi ha battezzato e ho tantissimi ricordi. Ho attraversato i due periodi di Pellegrini e Moratti, fui chiamato dal presidente nerazzurro dopo un mio gol decisivo contro il Milan ai tempi del Vicenza".

Preso per un rigore: "Pavarese, all'epoca direttore sportivo del Napoli, mi disse, in maniera scherzosa, ad operazione conclusa di avermi preso per il rigore fallito nella finale play-off con la maglia del Gualdo contro l'Avellino, nonostante avessi fatto un'ottima partita. All'Inter mi fu proposto di rimanere per fare la quinta punta ma rifiutai e a posteriori me ne pento visto che sarebbe stato fantastico giocare con Ronaldo".

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Sezione: News / Data: Mar 02 giugno 2020 alle 14:24
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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