Paolo Cannavaro, difensore del Sassuolo, ha parlato al Corriere dello Sport anche di Inter e Mazzarri.

La finale di Supercoppa italiana a Pechino nell’agosto 2012 l’ha rimossa? 
"Assolutamente. Quella gara la vorrei rigiocare perché in campo i protagonisti dovrebbero essere i giocatori e non l’arbitro. In una finale si può anche far finta di non aver sentito (riferimento all’espulsione per proteste di Pandev, ndr)". 

Quella finale di Supercoppa assomiglia a Juve-Roma di domenica scorsa? 
"Non ti sto dando una risposta da paraculo, ma la verità è che arbitrare è difficile. L’ho provato sulla mia pelle a Parma, quando Prandelli faceva dirigere a un giocatore a rotazione le partitelle: bastava una mezza incertezza per andare in tilt. Per gli arbitri ci vorrebbero la moviola e la tecnologia". 

Domenica Totti ha tuonato come Mazzarri dopo quella finale di Pechino. Un caso? 
"Purtroppo i numeri dicono che la Juve è prima anche nella classifica dei punti ottenuti con gli errori arbitrali. Non è un mio pensiero, ma un dato di fatto". 

E’ vero che invece che andare al Sassuolo poteva indossare la maglia dell’Inter? 
"Ci sono stato più vicino nell’estate 2013, mentre lo scorso gennaio avevo richieste dall’estero. Alla fine ho scelto la migliore soluzione". 

Cosa pensa della crisi dei nerazzurri? 
"Non me lo aspettavo, ma conosco bene Mazzarri e non si può dire che non dia un’organizzazione alla squadra. I giocatori hanno un blocco, ma lui saprà risolvere la situazione e risollevare l’Inter". 

Qual è stato il principale merito di Mazzarri a Napoli? 
"Ha fatto diventare grandi dei giocatori che erano bravi. In un contesto... mazzarriano i calciatori normali si esaltano perché lui cura non lascia niente al caso".

 

Sezione: News / Data: Gio 09 ottobre 2014 alle 08:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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