Calciopoli, atto finale. La Cassazione ha emesso il verdetto definitivo sulla vicenda e Giuseppe Gazzoni Frascara, ex patron del Bologna di quegli anni, ha parlato al Corriere dello Sport sottolineando il suo punto di vista. "Per me Calciopoli è stata un incubo. E' servita a normalizzare una situazione compromessa. E a vincere un Mondiale, perché è stato il cemento su cui la Nazionale ha costruito la vittoria in Germania. La sentenza? Giusta, corretta. Aspetto di leggere le motivazioni, io ormai non ho più interessi diretti, ma Victoria 2000, all’epoca la finanziaria del club, farà la sua parte. I danni ci sono, e sono tantissimi, morali e societari. Una retrocessione ti ammazza, noi siamo pronti per il risarcimento in sede civile". 
 
Luciano Moggi ha definito il verdetto "uno scherzo". Che ne pensa? 
"E’ una battuta, nel suo stile. Moggi è sempre stato veloce di parole e di fatti. Questa sua causticità l’ha rovinato. Pensava di essere il padrone impunito del calcio". 
 
Vi siete più incrociati in questi nove anni? 
"Una volta, a 'Porta a porta'. Mi disse che il calcio non era il mio mondo. Uno strafottente... Lo conoscevo già da prima, quando c’era Agnelli, intendo l’Avvocato. Lui lo definiva un male indispensabile". 
 
L’arbitro De Santis dice che l’unico a pagare alla fine è lui. 
"Intanto la condanna è anche risarcire. E comunque qui c’è qualcuno che ha commesso dei reati. Non gli hanno mica tolto la libertà, per lui la condanna è stata quella di non poter più fare il suo mestiere, mi sembra il minimo...". 
 
Lei cosa ricorda di De Santis? 
"Due partite che ci coinvolsero. Giocavamo contro la Fiorentina e lui ammonì tre dei miei che erano diffidati. La domenica dopo giocavamo con la Juve, ha capito? Vinsero loro 1-0, punizione di Nedved, tra l’altro era fallo per noi. E l’altra partita è Lecce-Parma, sapete tutti come andò". 
 
Alla fine quell’anno si salvò la Fiorentina. 
"Credo che la sentenza della Cassazione sia una bastonata epocale per Della Valle. Lui che vuole sempre insegnare tutto a tutti, e dà lezioni di etica e di morale sul mondo, lasciamo perdere...". 
 
Nove anni dopo Calciopoli che riflessione le viene da fare? 
"E’ stato un percorso pieno di errori, udienze rinviate per una virgola, omissioni. In America in quattro anni avrebbero chiuso la questione, noi stiamo ancora dibattendo. In questi anni ho detto che avevano trovato i colpevoli ma non le vittime, ora le vittime ci sono". 
 
C’è il rischio di un’altra Calciopoli nel nostro futuro? 
"Non credo, almeno di queste dimensioni, non con questa perfidia e superbia però i favoritismi sono inevitabili, c’è troppo divario tra le grandi e le piccole, ci sono troppi soldi che girano. La corruzione nel calcio è fisiologica. Lei pensi un solo colpo di fischietto quanti milioni può spostare...". 
 

 
 

Sezione: News / Data: Gio 26 marzo 2015 alle 11:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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