"Il derby del 6 settembre '81 me lo ricordo benissimo. quella data per me è indimenticabile anche perché segnai. Poi per uno come me che veniva dal Settore giovanile...". Nello studio di Sky Sport 24, Beppe Bergomi rievoca uno dei dolci ricordi personali legati alle sfide con il Milan, concentrandosi successivamente sul presente: "Un gol decisivo di un giovane domenica? Due che hanno la faccia da derby sono Cutrone e Lautaro, due che possono uscire dalla panchina e con incoscienza possono segnare".

Sempre parlando della supersfida del Meazza di domenica, lo Zio aggiunge: "Può ricalcare il tipo di gara dell'ultimo derby, quello che finì 0-0, anche se c'è tanta qualità. Nell'Inter gli esterni e Nainggolan; nel Milan, Suso, Higuain e i centrocampisti che si inseriscono. All'inizio mi aspetto una fase di studio".

Sul confronto tra i punteri argentini simboli delle due squadra, Bergomi spiega: "A Icardi possiamo chiedere qualcosa in più, di essere uomo squadra, leader in campo, ma poi dobbiamo concentrarci sulla sua grandezza nella finalizzazione in area di rigore. Higuain forse è più completo, per questo Icardi deve imparare a giocare per la squadra, se vuole migliorare. Chi ferma il Pipita? Skriniar è quello che incarna il leader emotivo della squadra, nell'uno contro uno non lo salti mai: poi il popolo interista si esalta quando fa gli interventi. Per limitare Higuain, serve fermare Suso. Higuain è uno stoccatore, calcia bene, e se penso a quello che può marcarlo penso a Skriniar". 

Chiosa dedicata al significato del derby: "Oggi diverso da allora? Certo, prima c'erano più italiani in campo. Ma se uno straniero non ha capito il significato di una gara del genere, non ha capito niente. Fa la differenza quello che hai dentro".

Sezione: News / Data: Gio 18 ottobre 2018 alle 18:35
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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