L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport riporta alcune dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta a margine della consegna del Cartellino Viola, relative alla richiesta sempre più insistente da parte del mondo del calcio dell'inserimento della tecnologia: "Non è più tollerabile che il calcio rinunci a dotarsi dei supporti tecnologici - ha sottolineato - perché il gioco è cambiato e bisogna adeguarsi. Si può discutere sulle modalità di utilizzo, sulla tempistica, sul come e sul quando, ma non sull’utilità dello strumento. Chi si oppone, conduce una battaglia di retroguardia. E’ come se un dentista volesse sempre trapanare a mano e non fare prima le radiografie perché innamorato del suo trapano. Nessuno andrebbe più da quel dentista... Oppure è come se un giudice si rifiutasse di usare la prova del dna nei suoi processi. La verità non verrebbe quasi mai a galla... In questo momento il mondo del pallone è indietro ed è necessario mettersi al passo con i tempi".

E ancora: "Ripeto, dobbiamo studiare il modo come introdurre la tecnologia, ma l’evidenza dice che non possiamo più farne a meno. Un aiuto tecnologico per il gioco è fondametale: ogni giornata negli stadi italiani ci sono 250.000 spettatori, ma davanti alla tv ci sono 10 milioni di persone che vedono i replay. Bisogna rispettare tutti e fare in modo che tutti ne possono usufruire. E’ obbligatorio per coloro ai quali sta a cuore il bene di questo sport. Dobbiamo aiutare gli arbitri con la tecnologia e mi farò portavoce di questa istanza presso l’Uefa e anche presso la Fifa. Tutte le novità che aiutano a migliorare il gioco, a rendere pari a zero il margine d’errore e meno incerta la valutazione degli episodi, secondo la Lega, sono da apprezzare. E’ necessario aprire un confronto sull’argomento".

Sezione: News / Data: Mer 05 marzo 2014 alle 10:34 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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