Cinquemila euro di multa per cori offensivi contro la squadra avversaria. Questa la sanzione inflitta dal Giudice sportivo alla Juventus, ritenuta responsabile della condotta poco ortodossa dei suoi tifosi. Stavolta, però, sul banco degli imputati non vanno i “soliti” ultrà, bensì ragazzini messi lì forzatamente per fare bella figura. Ne è uscito un pastrocchio, come ha sottolineato anche Fabio Capello. Sarà che dalla Russia si riesce a guardare alle cose italiane con più lucidità, fatto sta che – tra una marea di buonismo e commenti banali – proprio l'ex tecnico juventino ha puntato il dito, mettendo tutti davanti alle loro responsabilità.. “Ooh... merda!”, gridavano i pargoli assiepati sulle curve dello J Stadium, messi lì grazie a una deroga per coprire i buchi lasciati dai grandi (squalificati) . E, come spesso accade, la toppa è stata peggiore del... buco! L'Inter, come ci ha ricordato il presidente (onorario) Massimo Moratti, da anni e quasi ogni domenica riserva un paio di ampi spicchi di stadio ai più piccini. Perché l'iniziativa è lodevole in quanto tale, e non va cavalcata soltanto per rimediare a errori. E' un po' come quando a calcetto chiami quello scarso perché il quinto ti ha dato buca all'ultimo: fai la figura del cioccolataio se poi lo spacci per la tua prima scelta. A maggior ragione se poi questo si prende il lusso di infilare 2-3 autogol.

Ma la settimana ci ha regalato anche un'altra perla, ovvero la diatriba interna al Milan. Lady Barbara contro il geometra Adriano: una sfida infuocata, sconfinata nelle dimissioni tutt'altro che amichevoli del buon Galliani. L'ad rossonero c'è rimasto male per il trattamento ricevuto dopo quasi trentanni di onorata militanza (lui che era juventino). C'è rimasto male per i modi con cui era stato messo alla posta, ancor più che per la decisione stessa di accantonarlo. E l'ha detto senza mezzi termini: “Va bene il cambio generazionale, ma non così! Ci vuole eleganza, ora devo sbollire la rabbia”. Ops, una (l'ennesima, per chi vuole vedere) grossa crepa che si apre nel muro della Casa dell'Amore. Pronto intervento di Silvio Berlusconi, che mette tutto a tacere da par suo, ovvero zittendo il resto della truppa e parlando a nome di tutti: “Va tutto bene, è tornato il sereno”. “Parole sacre”, commenta Galliani. Intanto il ds Ariedo Braida s'è dimesso per davvero. Un'altra toppa peggiore del buco, insomma. Eppure li chiamavano i geni della comunicazione: beccati!

Tornando a Tosel e alle sue squalifiche, non scorgiamo traccia di prove-tv per le bestemmie di Poli e Ambrosini, immortalati dalle immagini con pochi margini di errore. Sarà che il regolamento vale solo per Siligardi. A questo punto, un consiglio: se proprio non potete cambiare casacca, almeno cambiate lingua. Se non ce la fate a tenere la bestemmia, fatelo proponendo un idioma differente dall'italiano: nessuno vi dirà nulla. O magari prendetevela con qualche altra religione che non sia il Cattolicesimo: imprecare contro Batman o Tex Willer potrebbe aiutare. 

Sezione: La Rubrica / Data: Gio 05 dicembre 2013 alle 00:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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