Walter Mattioli, presidente della Spa, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport proprio nel giorno del match tra la sua squadra e l'Inter.

Il suo affetto-Spal è risaputo: che cosa succede dopo le tre sconfitte di fila?
"Ce lo chiediamo anche noi: inizio strepitoso, poi la festa nel nuovo stadio con l’Atalanta e zac, partita anomala a Firenze, tanti errori, fino alla sconfitta contro il Sassuolo che mi ha meravigliato. Loro avevano più agonismo di noi, e questo non va bene. A Genova, almeno, la mia Spal si è rianimata: per 10’ ho sentito fischiare i loro tifosi, per paura di noi...".

Quel momento da capolista ha fatto montare la testa?
"Spero di no. E non credo".

Qual era il suo ruolo quando giocava?
"Ero un 10. Adoravo Rivera. E Mazzola. Ma impazzivo per Corso".

Ecco, l’Inter: come si batte?
"Aggressività, dinamismo, nessuna attesa, intensità, pressing. Loro sono di un altro pianeta, ma so che la Spal può farcela".

In una gara così, e in casa, o ti svegli o ti svegli...
"Esatto: ti devi svegliare per forza. L’Inter è una delle formazioni più forti d’Europa, tutti nazionali, grande spessore tecnico e fisico. Serve furore".

Lo sa che l’ultima vittoria della Spal sull’Inter risale al 1962?
"Forse andai pure a vederla quella partita: Dell’Omodarme, Massei, Cervato, eravamo fortissimi. Beh, insomma, spero che possa succedere nuovamente con i ragazzi di oggi".

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Sezione: L'avversario / Data: Dom 07 ottobre 2018 alle 08:55 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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