Morten Thorsby, prossimo avversario dell'Inter in campionato nella sfida di domani a San Siro, parla alla Gazzetta dello Sport e lo fa non solo di calcio. Ampio spazio all'ecologia, ricordando la fondazione no-profit “We play green” creata proprio dal norvegese.

Il tempo stringe...
"Non ci sono vie di mezzo: i prossimi dieci anni saranno decisivi. Disastro o successo, dipende da noi. Così, ho pensato, perché non provare a raggiungere e a sensibilizzare quella platea di almeno tre miliardi di appassionati di calcio nel mondo per fare squadra e migliorare il pianeta? Ovviamente con l’aiuto dei miei colleghi e dei club di qualunque Paese. Alcuni di loro trattano già la questione sui social, ma non esisteva ancora un’organizzazione che li appoggiasse".

Crede che la pandemia abbia accresciuto la sensibilità della gente su tali tematiche?
"Penso di sì. Siamo stati fermi negli ultimi trent’anni, ora dobbiamo spingere tutti. Ci sentiamo più vulnerabili, ma possiamo ancora scegliere dove portare la nostra Terra".

Intanto lei vola con la Samp. Dopo l’intuizione di Ranieri che la fece esordire con la Spal (4 novembre 2019), tutto è cambiato. Oggi dopo Audero e Augello lei è il giocatore con più gare da titolare (27 su 31), con 3 gol e un assist.
"Ho sempre sposato la cultura del lavoro, anche se l’anno scorso appena arrivato mi ero chiesto se fosse stata la scelta giusta venire alla Samp. Ora chiedo ancora di più a me stesso. Voglio imparare a fare tutto in campo. Brozovic è la mia ispirazione, lui fa un gran lavoro offensivo e difensivo. Io devo migliorare in attacco".

Siete stati gli ultimi a fermare l’Inter in campionato, che sfiderete sabato a San Siro nella loro festa scudetto. Ci riproverete?
"Certamente. La nostra condizione fisica è eccellente. Loro hanno vinto con merito il titolo. Sarà una bella sfida".

Sezione: L'avversario / Data: Ven 07 maggio 2021 alle 12:20 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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