Gianpaolo Pozzo, patron dell'Udinese, è ovviamente soddisfatto dell'avvio entusiasmante della squadra di Andrea Sottil, ieri capace di mandare al tappeto l'Inter eguagliando il record storico per i friulani di 16 punti conquistati nelle prime sette giornate: "Mi hanno colpito di questa Udinese soprattutto la determinazione e la voglia di fare risultati – le sue parole alla tv del club bianconero -. Ovviamente questo è nella natura dei giocatori ma l’allenatore in questo è determinante. Ma direi che lo sono anche l’ambiente e lo staff lo sono. La squadra ha più o meno le stesse potenzialità dell’anno scorso, i nuovi giocatori sono stati scelti per costruireuna squadra sempre più forte. Ci vuole ancora un po’ di tempo perché i nuovi si adeguino al nuovo contesto e trovino la chimica giusta. Quest’anno è cambiato il modo di gestire gli allenamenti e la mentalità, la squadra è stata ricettiva a questi messaggi. Come sempre gran parte del merito è dell’allenatore che, se ha degli ottimi giocatori, può esprimere meglio i suoi concetti. Tutto parte dal condottiero". 

Proprio grazie a Sottil, la squadra è cresciuta di partita in partita tanto da arrivare a pensare in grande: "Contro il Milan, alla prima, ho visto una prestazione eccezionale, il risultato non ci ha premiato ma sappiamo che ci sono stati degli incidenti come il rigore per il Milan - sottlinea Pozzo -. Contro la Salernitana, in dieci, ho visto una prestazione confortante al cospetto di una squadra mentalizzata per lottare, non è stata una gara semplice dopo l’espulsione di Perez. Abbiamo giocato più di un tempo in 10. Adesso dobbiamo crederci, io ci credo: siamo lì tra i primi e sarebbe quasi miracoloso arrivare secondi o terzi alla fine ma ci crediamo io, il gruppo e tutta la società: speriamo di raggiungere l’obiettivo europeo. Per quanto riguarda la partita con l’Inter, quando ho visto la designazione di Valeri ero perplesso (ride, ndr), ma voglio fargli i complimenti. Ha avuto una condotta di gara perfetta, agevolando lo spettacolo, ne hanno beneficiato il gioco e il calcio italiano in generale. Vedo che in Serie A c’è più intensità, spero che il nostro calcio possa imparare sempre di più da quello inglese. Pochi anni fa eravamo il movimento più importante ma credo che, andando avanti in questo modo, la Serie A tornerà ad essere il campionato più bello del mondo”.

Sezione: L'avversario / Data: Lun 19 settembre 2022 alle 23:44
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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