Tante le questioni ancora aperte in merito alla trattativa tra il Comune di Milano, Inter e Milan per la cessione dell'area di San Siro al fine di realizzare il nuovo stadio. L'edizione milanese del Corriere della Sera sintetizza i punti principali: in primo luogo, ci sono le garanzie chieste da Palazzo Marino affinché nella società veicolo che verrà costituita per l’acquisto del pacchetto San Siro siano presenti le due società e non solo i fondi proprietari delle squadre. Si parla anche dell’ipotesi di 'earn out' o guadagno differito, nel caso in cui la società veicolo dovesse rivendere a un altro soggetto; se si dovesse generare una plusvalenza dall’operazione, una parte di questa spetterebbe a Palazzo Marino. Altro nodo: il prezzo, fissato dall’Agenzia delle Entrate in 197 milioni di euro, su cui le squadre vorrebbero trattare. Difficile però che il Comune veda al ribasso la cifra. Infine i paletti fissati dal Consiglio comunale: dalla richiesta del 50 per cento di verde da prevedere agli investimenti per il quartiere di San Siro.

Nel frattempo, divergenze e perplessità si registrano sul fronte della maggioranza, col PD che lamenta qualche riserva innanzitutto sulle tempistiche. L’iter, infatti, prevede la conclusione dell’accordo con i club in settimana, l’arrivo in giunta della delibera lunedì, un paio di commissioni per discuterla già la prossima settimana per poi arrivare, si spera, al voto in Aula entro il 31 luglio. Spiega la capogruppo Beatrice Uguccioni: "Non è il momento migliore. Siamo in fase di discussione del bilancio, vedremo se si riesce a chiudere il tutto entro la fine del mese".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 15 luglio 2025 alle 12:28
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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