Un muro enorme eretto attorno a Pio Esposito, ancor prima del gol al River Plate e della consacrazione al Mondiale. Come sottolinea il Corriere dello Sport, l'Inter aveva deciso in tempi non sospetti la sua permanenza, rifiutando qualsiasi abboccamento (RILEGGI QUI): Napoli su tutte, ma pure Fiorentina, Como, Nottingham Forest, Leicester, Lazio, Cagliari, Bologna, Parma, Torino, Sassuolo, Ajax e Basilea.

Né a titolo definitivo né in prestito. Niente. L'Inter si è tenuta Pio con forza. "Vero è che fino a primavera, in viale Liberazione, il programma era proprio quelle di spedire il gioiellino un’altra stagione in prestito (ma in Serie A dopo i due anni in B allo Spezia) per completare la sua maturazione. Poi, però, dopo la fine dell’era Inzaghi e l’inizio di un nuovo ciclo più incentrato sui giovani ha prevalso l’idea di puntare subito su di lui. Del resto, se così tante squadre erano già convinte delle sue qualità, tanto valeva metterle a frutto in casa. Peraltro, l’Inter lo avrebbe lasciato andare solo in prestito secco. Con il rischio, quindi, di non ottenere tutto lo spazio necessario per proseguire il suo processo di crescita", si legge.

Con Chivu lo spazio ci sarà eccome, anche considerando che proprio il tecnico romeno lo lanciò ai tempi della Primavera nerazzurra. Il rinnovo di qualche mese fa lo ha blindato fino al 2030: il destino è segnato.  
 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 15 luglio 2025 alle 11:16 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
vedi letture
Print